Rödl & Partner, quella via tedesca al legal business
Come spesso accade nelle storie di avvocati, tutto è cominciato con una telefonata. Era il 1998. E l’Italia, già da qualche anno, stava assistendo all’arrivo di numerose insegne legali internazionali. Inglesi, prima. Americane, poi. Ma la telefonata di cui parliamo stava per aprire la strada al mercato italiano a un’organizzazione tedesca: Rödl & Partner.
Lo studio, fondato nel 1977 a Norimberga da Bernd Rödl (venuto a mancare nel 2015), era in una fase di espansione globale. Dopo aver piantato la sua bandiera in Europa centrale e dell’Est, e dopo essere sbarcato, tra i primi, in Cina e poi in Russia, lo studio decide di approdare anche in Italia partendo con un gruppo di nove professionisti seguendo fin dall’inizio l’approccio multidisciplinare. I commercialisti e revisori del nuovo studio arrivano dallo studio di Giampiero Guarnerio e Marco Petrucci che già lavorano (come corrispondenti in Italia) su alcune pratiche italiane di Rödl & Partner. Quest’ultimi, all’epoca dividevano gli uffici con lo studio Schürmann & Partner (quello da cui, pochi anni più tardi sarebbe nato Dla Piper in Italia) dal quale invece approdavano Cesare de Carolis e Stefan Brandes che oggi ricopre la carica di managing partner dello studio a Milano.
Al gruppo, poi, si aggiungeva Massimiliano Perletti, che dopo aver mosso i primi passi da avvocato in Carnelutti, era stato prima nello studio del professor Granelli e poi aveva dato vita a Buccirossi & Perletti. È suo il telefono che squilla. Dall’altra parte c’è Cesare De Carolis, . «Mi raccontò – racconta Perletti a MAG – che c’era questo studio tedesco interessato a investire in Italia. Che l’obiettivo era dar vita a una struttura con avvocati e commercialisti e che se volevo potevo essere della partita». «Sicuramente – dica Brandes a MAG – il bilancio di questi primi 20 anni non può che essere più che positivo. Abbiamo quattro uffici (oltre a Milano, Rödl & Partner è presente anche a Roma, Padova e Bolzano, ndr) e siamo ormai la terza giurisdizione per fatturato all’interno del nostro gruppo che, come è noto, esiste come entità unica a livello mondiale».
Più in dettaglio, Rödl & Partner nel 2017 (ultimo dato disponibile) ha totalizzato in Italia ricavi per 21 milioni di euro mettendo a segno una crescita del 26,5% negli ultimi 5 anni.
Quanto all’organico, rispetto al gruppetto iniziale di nove persone (De Carolis e Petrucci, nel frattempo hanno preso altre strade), oggi lo studio conta in Italia 123 fee earners, tra cui 21 partner.
Pur essendo cresciuti così tanto, osserva Rita Santaniello, socia di diritto del lavoro, «non abbiamo perso lo spirito con cui abbiamo cominciato questa avventura». L’avvocata era lì sin dall’inizio. Fresca di laurea, ha inizialmente fatto la receptionist e poi ha scalato, uno alla volta, tutti i gradini della carriera all’interno dello studio fino a conquistare la partnership. Un percorso comune a molti colleghi. Come Paolo Peroni, entrato…
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