Avvocati e gender balance, l’intervista doppia

La questione femminile è al centro del dibattito sulla professione forense e le sue prospettive future. Per le avvocate italiane (e non solo) è difficile guadagnare quanto i colleghi uomini, fare carriera e raggiungere posizioni apicali.

MAG ha voluto affrontare l’argomento con Roberta Crivellaro e Giulia Cipollini, socie della law firm internazionale Withers, basate entrambe a Milano e impegnate in ruoli dirigenziali all’interno dello studio.

Crivellaro, in particolare, è managing partner degli uffici italiani responsabile della practice italiana a livello mondo e european regional leader della Business Unit. Cipollini, invece, è responsabile del dipartimento di private client & tax nella sede italiana dello studio.

 

 

Sul piano dell’attenzione al gender balance Withers rappresenta una best practice a livello nazionale e mondiale. Parlano le cifre.

Lo studio (18 uffici nel mondo, 180 soci e un fatturato 2017/18 di 176,6 milioni di sterline) a livello globale è composto per 2/3 da donne. Tra i fee earners, sempre a livello mondo, le donne sono il 54%, mentre a livello partner sono il 44%. In Italia, però, sono la maggioranza rappresentando il 57% dei soci.

A livello manageriale, infine, lo studio è guidato da una ceo donna dal 1999 e vede una composizione del board perfettamente suddivisa (50/50) tra uomini e donne.

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nicola.dimolfetta@lcpublishinggroup.it

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