BonelliErede-Lombardi, alleanza senza Segni?
Il merger dell’anno? Potrebbe avere un focus prevalentemente milanese. Dopo lo scoop di MAG e legalcommunity.it (clicca qui) sulla trattativa in corso tra gli studi BonelliErede e Lombardi Segni in vista di una loro possibile integrazione, hanno cominciato a montare voci riguardo alla possibilità che una parte del team di quest’ultimo studio non segua il resto della squadra.
In particolare, secondo rumor rilanciati anche dal sito inglese The Lawyer, si tratterebbe di una fetta della componente romana della superboutique, a cominciare dall’altro name partner, Antonio Segni.
L’avvocato, tra i massimi esperti del capital markets in Italia, sarebbe in contatto con lo studio Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners (Gop). Una organizzazione con cui Segni ha già collaborato in passato.
Più in dettaglio, Segni ha lavorato nella sede di Via delle Quattro Fontane di Gop dalla metà degli anni Novanta fino al 2006, arrivando a ricoprire la carica di partner responsabile del gruppo capital markets nel 2000. Nel 2006 ha fondato lo studio Labruna Mazziotti Segni (LMS), assieme ai colleghi Fabio Labruna e Andrea Mazziotti di Celso, inaugurando la stagione dei grandi spin off da Gop (l’anno successivo ci sarebbe stata l’operazione Legance).
Nel 2014, conclusa l’esperienza in LMS, assieme a Mazziotti di Celso e Federico Vermicelli e un nutrito gruppo di professionisti si è unito allo studio Lombardi Molinari, che da quel momento è diventato Lombardi Molinari Segni prima e, dopo l’uscita del name partner Ugo Molinari, Lombardi Segni e Associati poi.
Legacommunity.it ha contattato gli studi interessati dal rumor che, per il momento, hanno preferito non rilasciare commenti.
Questo scenario, tuttavia, non sembra minare la trattativa in corso tra BonelliErede e lo studio Lombardi. Le diplomazie delle due associazioni professionali sono ancora all’opera anche se, fonti vicine alla situazione fanno sapere che i tempi per il deal non saranno brevissimi.