HOGAN LOVELLS VINCE CON GOOGLE A PALERMO
Il Tribunale di Palermo, con sentenza n. 2636 del 7 giugno 2013, ha escluso la responsabilità di Google, difeso da Hogan Lovells, quale "hosting provider", in relazione all'utilizzo, da parte della società di noleggio auto Sicily by Car del marchio "Maggiore" quale parola chiave (keyword) per i propri annunci pubblicitari tramite Google AdWords. Con questa sentenza, la prima nel suo genere in Italia, la giurisprudenza italiana si adegua ai principi affermati dalla Corte di Giustizia dell'Unione Europea. Maggiore aveva citato in giudizio la concorrente Sicily by Car per l'utilizzo come keyword per i propri annunci pubblicitari su AdWords del marchio "Maggiore". Sicily by Car aveva chiamato in causa Google, difesa dagli avv. Marco Berliri (in foto) Massimiliano Masnada e Marta Staccioli di Hogan Lovells (da poco nominato studio dell'anno marchi e brevetti durante la serata del 17 giugno dei legalcommunity ip awards), affinché, in caso di riconoscimento della fondatezza delle domande di Maggiore, fosse considerata responsabile degli addebiti. Il Tribunale di Palermo ha escluso qualsiasi responsabilità di Google, richiamando la disciplina applicabile agli Internet Service Provider e il regime di irresponsabilità degli hosting provider rispetto ai contenuti pubblicati dagli utenti. La corte palermitana ha escluso l'obbligo di Google sia di monitoraggio preventivo di eventuali contenuti illeciti che di ricerca degli stessi. Il Tribunale ha anche riconosciuto la piena legittimità pubblicitaria del keyword advertising, salvo il caso in cui le modalità concrete dell'annuncio pubblicitario siano idonee a creare confusione nell'utente internet