Fallimento Immobiliare De Amicis: Amtf vince al tribunale di Milano
Amtf avvocati con il partner Gian Filippo Schiaffino (nella foto), coadiuvato da Francesca Mondini, ha assistito vittoriosamente innanzi al Tribunale di Milano due amministratori della società Immobiliare De Amicis, dichiarata fallita nel 2016, accusati di averne aggravato il dissesto omettendo di svalutare l’immobile in ristrutturazione, unico cespite oggetto del patrimonio sociale. La società era stata costituita nel 2008 e aveva quale finalità principale la costruzione, la ristrutturazione, l’acquisto, la vendita, la permuta e la locazione di beni immobili, nonché la gestione di immobili in genere. Il suo obiettivo principale era quello di acquistare un immobile – la determinazione del cui valore rappresenta, per l’appunto, l’origine della contestazione – su cui realizzare un ampio progetto di ristrutturazione ed ampliamento per la successiva vendita.
La Pubblica Accusa aveva chiesto per i quattro imputati amministratori della società la condanna ad un anno di reclusione per il reato di bancarotta.
La strategia difensiva si è concentrata sull’analisi dell’operato degli amministratori, all’esito della quale è emerso con evidenza l’interesse nei confronti del progetto di ristrutturazione, manifestato attraverso la stipulazione di taluni contratti preliminari aventi ad oggetto la vendita o la locazione di porzioni dell’immobile, e mediante le plurime richieste di avanzamento e accelerazione dei lavori inoltrate dalla società alla Pubblica Amministrazione. La difesa ha inoltre evidenziato le carenze dell’impostazione accusatoria, e in particolare della relazione del curatore fallimentare (ex art. 33 legge fallimentare), il quale – nel determinare il valore dell’immobile – si era limitato a recepire in modo del tutto acritico quanto riportato nella perizia di un geometra all’uopo incaricato per scopi del tutto differenti, trascurando completamente accertamenti e riscontri ulteriori. Al contrario, plurimi elementi – quali la posizione centrale dell’immobile e altre valutazioni peritali effettuate nel corso degli anni – ne avevano asseverato il valore, così suffragando la condotta degli amministratori e rafforzandone l’assoluta buona fede.
Il Tribunale di Milano in composizione monocratica, terminate le discussioni delle parti, all’udienza del 12 novembre 2019, in piena adesione alla tesi difensiva, ha assolto tutti gli imputati con formula piena “perché il fatto non sussiste” ai sensi dell’art. 530 co.1 c.p.p., indicando in sessanta giorni il termine per il deposito delle motivazioni della sentenza.