600 parti civili escluse dal processo Saipem: tutti gli studi legali

Nell’ambito del procedimento penale a carico della società Saipem e di alcuni suoi dirigenti, per presunte false comunicazioni sociali e manipolazione del mercato in relazione ai profit warning del 2013, il Tribunale di Milano, con un’ordinanza destinata a fare giurisprudenza, ha escluso oltre 600 parti civili poiché non avevano allegato all’atto di costituzione di parte civile, in conformità al Tuf e al regolamento post trading, il certificato emesso dagli intermediari aderenti al sistema Monte Titoli.

Sono altresì stati dichiarati inammissibili gli atti di costituzione degli enti esponenziali e delle associazioni rappresentative di interessi diffusi Codacons, Confconsumatori, Codici Onlus e Siti.

La società Saipem è assistita dallo studio legale Giarda, con un team guidato da Angelo Giarda e composto da Enrico Giarda e da Pia D’Andrea, e dallo studio legale Severino, con un team guidato da Paola Severino e composto da Massimiliano Foschini e da Caterina Cova.

Le difese delle persone fisiche sono state affidate allo studio Iannaccone e associati, con un team composto dal Giuseppe Iannaccone (nella foto), da Riccardo Lugaro e da Caterina Fatta; a Bst, con Mario Brusa e Anna Capitanio; a Lca, con Nicolò Pelanda e Giovanni Morgese e, infine, allo studio Elia, con Marcello Elia e Martina Morelli.

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