Avvocati d’affari e agenda post Covid
Proviamo per un attimo a guardare oltre, a far finta che il peggio sia (davvero) passato. Da dove bisogna ripartire per affrontare il mercato dei mesi che verranno? La risposta prevalente tra gli avvocati, a giudicare da quello che si vede e si sente in questo inizio autunno, è molto semplice: “da dove eravamo rimasti”. Con buona pace di quanti si aspettavano una grande stagione di cambiamenti all’indomani della paralisi da Covid-19.
Un po’ perché la paralisi non c’è stata davvero. Un po’ perché la sensazione che il peggio sia passato senza lasciare le macerie che inizialmente quasi tutti si aspettavano (il tema lo approfondiremo presto su queste pagine), l’atteggiamento prevalente tra i professionisti italiani è quello del ripristino del preesistente. Certo, qualcuno si lecca le ferite, ma alla fine dei conti la maggior parte dei player ha le energie necessarie per ripartire (quasi) come se nulla fosse accaduto.
Di contro, però, se si guarda a quello che sta accandendo alle aziende clienti i cambiamenti prodotti dalla crisi sanitaria sono ben più evidenti. È cambiata la concezione del tempo, del lavoro, delle priorità così come sono cambiate la propensione agli investimenti, alle liti e alla definizione dei budget legali.
Questo potenziale disallineamento tra gli approcci a quella che, in maniera un po’ azzardata, possiamo chiamare ripresa, rischia di produrre un problema non da poco.
Ci sono dei temi che ormai dovrebbero entrare d’urgenza nell’agenda post Covid di tutti gli studi ma che, per il momento, sembrano rimanere ai margini.
Di cosa parliamo? Permettete un piccolo elenco: integrazione delle competenze, nuove forme di delivery dei servizi, impiego delle tecnologie legali, agenda Esg, Csr, modularità dell’offerta, elaborazione di prodotti legali, lavoro agile, costruzione di una nuova identità. E potremmo andare avanti.
Forse se usassimo l’inglese il tutto apparirebbe più intrigante. Se proprio ci tenete, date un’occhiata allo speciale 2020 sull’innovazione nella professione legale da poco pubblicato dal Financial Times e sarete accontentati. Ma la sostanza non cambia.
In una stagione che sarà sicuramente caratterizzata da cambiamenti veloci nessuno si può permettere il lusso di occuparsi di opere di restauro. Nemmeno se la sensazione è che, infondo, non sia (ancora) cambiato nulla.
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