Studi legali, competitività a rischio con la finanziarizzazione del business
di nicola di molfetta
Più volte ci è capitato di discutere di quale sia, oggi come oggi, la forma (giuridica) più adatta per condurre in modo efficace uno studio legale. Spesso, in queste discussioni, ci siamo concentrati sulla governance dell’organizzazione di turno e sulla necessità di dare un input di efficienza al funzionamento della struttura.
Gli eventi di questi ultimi giorni, però, ci spingono ad aggiungere un ulteriore elemento di riflessione al dibattito sulla opportunità di trasformare lo studio in azienda.
Nei giorni scorsi il mercato internazionale è stato scosso da una breaking news proveniente dagli Stati Uniti. Il colosso del private equity Permira ha deciso di investire una somma «significativa» in Axiom.
Cosa è Axiom? Si tratta di una piattaforma che fornisce servizi legali in modalità alternativa.
Axiom non è uno studio legale (date un’occhiata alla prima voce del suo disclaimer).
È invece prima di tutto un brand attraverso cui una società (Axiom Global, Inc) promuove la vendita di servizi legali mettendo a disposizione dei propri clienti (aziende e law firm) le competenze di avvocati on demand, che hanno deciso di operare sotto l’insegna di questa realtà.
Gli avvocati Axiom sono indipendenti. Di volta in volta, però, vengono organizzati e messi a disposizione dei clienti che ne fanno richiesta sulla base delle esigenze e delle necessità che questi si trovano a dover gestire.
Il popolo legale di Axiom è formato da professionisti con esperienza (parliamo di un bacino che conta oltre 2.000 persone nel mondo) che a un certo punto della loro carriera hanno deciso di lasciare uno studio legale tradizionale ovvero l’ufficio legale di un’azienda per cominciare a lavorare in proprio.
L’idea (geniale) alla base del progetto imprenditoriale, che in questi anni è arrivato a fatturare circa 350 milioni di dollari con una presenza in tre continenti, è stata quella di rappresentare da un lato uno strumento di diffusione delle competenze di tanti professionisti di talento tornati indipendenti (la selezione è fortissima, solo il 5% di chi ne fa richiesta viene ammesso in Axiom) e dall’altro di costituire una soluzione credibile e di qualità per le aziende interessate a gestire in modo alternativo le proprie esigenze legali, dove per alternativo si intende con costi più bassi (fino al 50-70%) rispetto a quelli di una law firm e senza avere la necessità di assumere delle risorse a tempo indeterminato.
Il modello, come dicevamo all’inizio, ha attirato l’interesse della finanza che ha deciso di mettere a disposizione del gruppo risorse fondamentali per proseguire sulla strada degli investimenti, dell’espansione territoriale e in generale dell’ampliamento del business che già, nel corso di questi anni, ha allargato il proprio raggio d’azione dall’attività di «piattaforma di talenti», alla negoziazione contrattuale e alla gestione delle operations in ambito privacy.
La possibilità di accedere alla finanza attraverso l’apertura del capitale è una delle maggiori differenze che passano tra una “law company” e una law firm tradizionalmente intesa. Tra lo studio azienda e l’associazione professionale.
E questo, nel breve-medio periodo, potrebbe rappresentare un fattore rilevante per la competitività degli studi legali old school che, un pezzetto alla volta, si trovano a cedere terreno ai nuovi operatori del mercato.
Questo, come abbiamo visto, accade all’estero. Ma anche in Italia il tema potrebbe presto imporsi all’attenzione degli operatori del settore visto che, nella Penisola, la presenza di provider alternativi, ovvero di legal business non gestiti da avvocati organizzati in forma “tradizionale”, comincia a essere più che percepibile.
Dare agli studi, e in particolari a quelli che hanno una struttura articolata e un’organizzazione complessa, la possibilità di passare dalla vecchia forma associativa a un più efficiente assetto societario significherebbe creare le condizioni perché la partita con i nuovi player del settore si giochi ad armi pari. Qualcosa come è noto è stato fatto. Si pensi alla prima (e finora unica) legge sulla concorrenza.
Tuttavia, stando a quello che dicono tanti degli interessati, al momento le norme presentano ancora troppe zone grigie e questo pesante margine di indefinitezza frena le iniziative di chi sente l’esigenza di percorrere questa strada per dotarsi di una governance adeguata e magari delle risorse finanziare necessarie allo sviluppo del proprio progetto professionale.
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Sommario
– NUOVO CODICE DELLA CRISI D’IMPRESA: 22 STUDI CHIEDONO UN CONFRONTO AL GOVERNO
– SESA APPROVA IL BILANCIO. BERRETTI (TIP) ENTRA NEL CDA
– LINDE: CRISTINA DELLA MORETTA È LA NUOVA GC
– DC ADVISORY ARRIVA IN ITALIA SOTTO LA GUIDA DI ALBERTO VIGO
– ARMANNI A CAPO DEGLI AFFARI LEGALI DI STELLA MCCARTNEY PER L’ITALIA
– GIACOMO LEO NUOVO GC DI VALENTINO. ROMANO IN BOTTEGA VENETA
– NOVARESE E STORCHI PASSANO A WHITE & CASE
– ALPEGGIANI APRE A NUOVI QUATTRO EQUITY PARTNER
– LEGANCE CRESCE NELL’IP. ENTRA MONICA RIVA
– SZA RAFFORZA LA PRESENZA IN AMBITO INTERNAZIONALE E SOCIETARIO CON COCIANCICH
– SAGRAMOSO È PARTNER IN UGHI E NUNZIANTE
– TOSETTI DARDANELLI PASSA ALLA GUIDA DEL LEGALE E SOCIETARIO DI BANCA PROFILO
– GRASSI ENTRA COME EQUITY PARTNER IN PEDERSOLI
– ZURICH ITALIA: ALLEGRETTI È GENERAL COUNSEL
– MARTINOLI ALLA GUIDA DEL LEGAL DI IFIS
Il barometro del mercato
LA LUNGA ESTATE CALDA DEGLI AFFARI
Il corporate non si ferma neanche sotto l’ombrellone. Infrastrutture e immobiliare sotto i rilfettori. Parte Progetto Italia, mentre Invimit assegna i mandati per la creazione dei fondi
Inchiesta
LOTTA DI CLASS (ACTION)
La legge 31, fortemente voluta dai Cinquestelle, promette di rivoluzionare il rapporto tra aziende o enti e cittadini. Associazioni di consumatori e avvocati sono pronti a dare battaglia
di massimo gaia
Inchiesta
ROTTA VERSO L’AMERICA GIÀ TRACCIATA
Dal 2010 a oggi le class action risarcitorie sono state solo 48 e quasi la metà sono state dichiarate inammissibili
Esclusiva
GATTAI RILANCIA SUL CONTENZIOSO
Minoli alla guida del dipartimento in cui entra il socio Filippo Rossi assieme a Matteo Pandimiglio. Mentre Ferrero viene promosso counsel. La squadra adesso conta in tutto 15 professionisti
di nicola di molfetta
In ascesa
EY TAX AND LAW: OBIETTIVO LEADERSHIP
Lateral hire, offerta multidisciplinare, tecnologia. Il braccio legale e tributario del colosso della consulenza punta al vertice del mercato. MAG ne parla con la managing partner Stefania Radoccia
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CONTRATTO DI APPALTO E OUTSOURCING: MELIUS CAVERE QUAM PAVERE
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Gruppi d’interesse
IL LOBBYING? POTREBBE MIGLIORARE IL PROCESSO LEGISLATIVO
Parla Francesco Schlitzer, fondatore di Vera. La sparizione dei partiti ha reso quasi impossibile l’interlocuzione istituzionale
Non solo business
GIOVANI AVVOCATI IN CAMPO PER LA SOSTENIBILITÀ
MAG ha partecipato al 57esimo congresso internazionale di Aija. Xavier Costa Arnau: «È un tema che dovrebbe riguardarci tutti». Manuela Cavallo: «E diverrà sempre più importante anche nella selezione degli studi da parte dei clienti»
In house
INVESTINDUSTRIAL: L’UFFICIO LEGALE È TECH
Il chief legal officer Marco Pierettori racconta a MAG come la tecnologia ha cambiato il dipartimento legale. Il beneficio «si traduce in un risparmio del 30-40% di tempo e conseguentemente di denaro»
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Algoritmi per i giuristi
UNA FRONTIERA TECH PER LA PROFESSIONE
Dalla gestione dei big data alla giustizia predittiva. L’intelligenza artificiale ha molteplici ambiti di intervento nel mondo del diritto. Malinconico (Ocf): «Gli avvocati che non saranno al passo con i tempi saranno penalizzati»
Empire State of Law
I GIURISTI DI BT? LIBERI DAL LAVORO QUOTIDIANO
Neil Wilson racconta a MAG come la telco sta rivedendo il sistema di assistenza legale esterna. E a proposito degli studi legali dice: «Dovranno progredire in termini di tecnologia, processi e struttura»
di anthony paonita
Diverso sarà lei
L’EFFETTO NEGATIVO DEL #METOO
di ilaria iaquinta
Vive la différence!
LEADER «PER CASO»
Paule Ansoleaga Abascal (Rothschild & Co Asset Management Europe): «Se la finanza fosse stata a maggiore gradiente“femminile” non avremmo sofferto la crisi finanziaria del 2008 almeno non in quelle dimensioni»
di odile robotti
Sotto i riflettori
UNA LEGAL COUNSEL PER IL BUSINESS TARGATO FERRAGNI
MAG incontra Rachele Perico, in house di TBS Crew – The Blonde Salad. «Molti sostengono che in questa materia non ci siano regole, soprattutto a proposito di trasparenza dei messaggi pubblicitari. E invece la norma c’è (il Codice del Consumo) e c’è sempre stata, basta rifarsi a quella trovando le giuste analogie»
Case history
LA BOUTIQUE DEGLI INFLUENCER
Parla Alberta Antonucci, fondatrice di Otis. «Questi personaggi vengono additati come degli improvvisati e invece sono degli imprenditori digitali»
Follow the money
IL PUNTO SULLA GUERRA COMMERCIALE USA-CINA
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Trend
BANCHE E LAW FIRM, CORSA AL “COIN” DIGITALE
Per sensibilizzare i dipendenti o favorire le transazioni. I player del business internazionali studiano il lancio delle loro criptovalute. Ci sono anche Jp Morgan e lo studio Gómez – Acebo & Pombo
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Sotto la lente
INVESTITORI ISTITUZIONALI, NON CHIAMATELI MINORANZE
Dalla remunerazione alla sostenibilità, ecco cosa guardano – e giudicano – i grandi investitori in assemblea. La ricerca di Morrow Sodali
di laura morelli
Finanza e diritto… a parole
CLUB DEAL, FARE BUSINESS IN CORDATA
a cura di Barabino & Partners Legal
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LEGAL PROJECT MANAGEMENT E MILLENNIAL LAWYERS
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Aaa… Cercasi
La rubrica registra questa settimana ventitré posizioni aperte, segnalate da dieci studi legali
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Dall’albero alla tavola, la startup Scorzamara, ideata da Carlo Aranzulla, coltiva e spedisce gli agrumi biologici siciliani in tutta la penisola
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UN INNO AL BRUNELLO E ALLA COTOLETTA
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