SOSTEGNO A MONTI
di Aldo Scaringella
La manovra del governo sembrerebbe essere andata in porto. Criticata, stravolta e modificata rispetto a quanto doveva essere inizialmente, denota almeno un paio di aspetti negativi, mancate liberalizzazioni, e mancata “eliminazione” delle provincie, e almeno un aspetto positivo, l'apertura dell'asta sulle frequenze del digitale, l'ultimo scandaloso atto del precedente governo in cui lo scandalo vero era approvare provvedimenti non scandalosi. Ma è passata.
Questo governo nato sull'onda di una rivoluzione, quella del 12 novembre, e poi diventato a sua volta espressione anche di quella parte politica che si pensava fosse stata spazzata via, oggi ha la più grande maggioranza di sempre, almeno formalmente, ma ha anche la più grande opposizione di sempre, nella sostanza.
E' un governo che ha una missione precisa: salvare il Paese dai disastri lasciati da chi dava il meglio di sé in festini notturni invece che per il bene dell'Italia, in un contesto macro economico mondiale fra i più depressi. Una mission quasi impossible. Le premesse sono state positive da parte di tutti. Carta bianca a Monti. Poi sono iniziate le critiche sulla squadra e su alcuni ministri per presunti o veri conflitti di interessi. Poi le critiche nel merito dei provvedimenti annunciati. Poi la valanga di emendamenti, tagli e cuci per non smentirci mai nelle nostre buone abitudini. Forse un po' di chiarezza andrebbe fatta.
Il Governo Monti è un Governo di emergenza. Se cade cadiamo tutti. Se non facesse ciò che dovrebbe fare sarebbe male per tutti. Se facesse ciò che dovrebbe sarebbe male per il parlamento che lo sostiene oggi e che per la stessa ragione fa opposizione, soprattutto per quella parte di parlamento che svelerebbe la sua incapacità degli ultimi 3 anni e mezzo, quella berlusconian-leghista.
Forse il Governo Monti, meriterebbe un po' più di sostegno da parte di tutti e un po' meno critiche nella comprensione che se fosse un governo politicamente forte con una forte identità di governo avrebbe potuto fare scelte di campo, probabilmente vincenti, vista la competenza dei suoi componenti, che avrebbero nell'immediato accontentato qualcuno e scontentato qualcun altro. E che a lungo termine avrebbero rivelato la loro fondatezza o infondatezza.
Visto che è un Governo appoggiato da tutti e da nessuno e come tale non ha un'identità politica propria, al di la delle idee dei singoli componenti a partire dal presidente del consiglio,deve come prima cosa risolvere i problemi italiani in un quadro europeo economico. E lasciare, sperabilmente ad un governo politico forte, espressione di un parlamento possibilmente eletto dagli italiani, un Paese senza macerie, ma su cui ricostruire.
I Politici della ex maggioranza non glielo lasceranno mai fare. Solo un forte sostegno dell'opinione pubblica darà a Monti la forza di provare a portare a termine questa prima sfida. Con l'augurio che possa poi diventare esponente di governo politico espressione di forze politiche nuove, rinnovate al loro interno, che guardino alla crescita del paese, con il campo sgombrato dalle zavorre politicanti.