Variable forward transaction di De Agostini su azioni Igt, gli studi coinvolti

De Agostini, azionista di maggioranza di International Game Technology PLC (IGT), ha concluso con Credit Suisse un’operazione di Variable Forward avente ad oggetto fino a 18.000.000 di azioni ordinarie di IGT negoziate al NYSE, per un controvalore alla data precedente l’annuncio pari a circa 500 milioni di euro.

Si tratta della prima operazione di questo tipo conclusa da società italiane e con pochi precedenti all’estero.

De Agostini ha dichiarato che l’operazione è finalizzata a riequilibrare il suo portafoglio di investimenti e che nel prossimo futuro manterrà il controllo di IGT, continuando a sostenerne lo sviluppo di lungo periodo.

In relazione ai profili fiscali dell’operazione, il tax team di De Agostini, guidato dal Group Tax Director Claudio Feliziani, è stato assistito da L&P- Ludovici Piccone & Partners, con un team composto dai soci Paolo Ludovici e Andrea Prampolini (nella foto), che nel 2015 avevano assistito il gruppo Gtech (ex Lottomatica) nell’acquisizione del gruppo IGT (quotato al NYSE) e nella contestuale fusione cross-border di Gtech SpA con IGT Plc, e dall’associate Sergio Merlino.

Per gli aspetti legali De Agostini è stata assistita da Shearman & Sterling, con un team coordinato dal partner Geoffrey Goldman e dall’associate Ganaraj Hegde per i profili di diritto statunitense e per i profili di diritto italiano dal partner Domenico Fanuele, il counsel Emanuele Trucco e l’associate Andrea Giaretta.

Cleary Gottlieb ha assistito Credit Suisse sui profili di diritto italiano, con un team composto dal socio Carlo de Vito Piscicelli e dall’associate Danilo Santoboni per gli aspetti corporate e bancario e con un team composto dal socio Vania Petrella e dall’associate Gianluca Russo per gli aspetti fiscali. I soci Michael Dayan e David Lopez, il senior attorney Marc Rotter e l’associate Clayton Simmons si sono occupati dei profili di diritto statunitense dell’operazione.

Il Variable Forward ha una struttura simile a un collar, poiché combina l’acquisto di un’opzione put e la vendita di un’opzione call con prezzi di esercizio disallineati, definibili in più tranche mediante cash settlement o, a certe condizioni, physical settlement, assicurando a De Agostini sia il mantenimento di un valore minimo predefinito delle azioni di IGT sottostanti sia la possibilità di beneficiare di futuri apprezzamenti di valore delle azioni stesse.

A certe condizioni, De Agostini potrà richiedere a Credit Suisse un prepagamento basato sul prezzo di esercizio della put option; in tal caso il  Variable Forward avrà una struttura simile ad un collar combinato con un loan, la cui provvista potrà essere utilizzata per investimenti o altre finalità societarie.

Al fine di coprire l’esposizione assunta con il Variable Forward, Credit Suisse ha, tra l’altro, preso a prestito circa 13.200.000 azioni di IGT da stock lenders terzi, rivendendole nell’ambito di un’offerta pubblica nella quale Credit Suisse ha operato come underwriter.

 

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