WiLegal, la scelta di essere “work improvers”
di giuseppe salemme
WiLegal è il brand della nuova realtà professionale fondata dall’avvocato padovano Gianluca Spolverato con i soci Filippo Collia, Elisa Pavanello e Francesca Marchesan. Operativa dall’inizio di maggio, si tratta di uno studio di avvocati giuslavoristi, con un’identità e dei valori ben precisi: le due lettere iniziali del nome stanno infatti per “work improvers”, e riassumono quella che, oltre ad essere una scelta filosofica, è anche la volontà di posizionarsi in un determinato segmento di mercato. Proprio l’avvocato Spolverato ha raccontato a MAG questa e le altre caratteristiche dello studio, inizialmente presente a Padova, Brescia, Verona e Roma, e che ha recentemente annunciato l’apertura della sede di Milano, con l’ingresso nella partnership dei due partner di riferimento, Giorgio Treglia e Francesca Maria Valle (qui la notizia).
Dove nasce il progetto WiLegal?
Nasce dall’incontro tra me e il mio socio Filippo Collia. La mia carriera, prima accademica e poi professionale, si è svolta interamente a Padova ed è sempre stata legata ai temi del lavoro. Dopo aver lavorato in studi padovani, nel 2004 ho costituito praticamente da solo il mio studio, che si è consolidato negli anni. Nel 2019 è salito a bordo Filippo e abbiamo deciso di unire le due realtà, dato che anche lui aveva uno studio a Brescia, e ora nel 2020 abbiamo costituito WiLegal.
Siete uno studio di giuslavoristi. Ci sono delle aree in particolari in cui siete specializzati?
Assolutamente. Credo che oggi definirsi semplicemente giuslavoristi abbia poco senso: noi desideriamo presentarci come specialisti in alcuni settori in particolare. Ne menziono tre: trasporto e logistica, grande distribuzione e retail. Ce ne sono altri ovviamente, ma credo che questi tre siano ben presidiati da noi in termini di posizionamento, clientela e competenze.
Il progetto è appena iniziato ma siete già presenti in cinque città. Quanti professionisti contate?
Attualmente siamo in 32, di cui 26 avvocati e 6 consulenti. Numero che arriva a un totale di 50 contando anche lo staff. Ci tengo a precisare che il nostro approccio alla professione è quello dei legali: siamo tutti avvocati, e non siamo quindi uno studio multidisciplinare. Ma sì, siamo già presenti a Padova, Verona, Brescia, Milano e Roma e puntiamo a crescere ancora seguendo due principi: innanzitutto la prossimità, nel senso di presenza sul territorio, che credo sia una componente imprescindibile nel nostro mestiere. E poi ovviamente le competenze.
A che tipo di espansione puntate?
La zona che ci interessa può essere riassunta molto semplicemente: A4, A13 e A22 [ride, ndR]. Puntiamo, nei prossimi due o tre anni, ad essere presenti in maniera sempre più capillare nelle aree della Lombardia, del Triveneto e dell’Emilia-Romagna, individuando e aggregando realtà locali e professionalità che si riconoscano nella nostra visione del lavoro, e quindi certamente non limitandoci a mettere una targa in ogni città per poter dire che ci siamo. Stiamo già valutando alcune opportunità a Trento, Treviso e Bergamo: crediamo di aver individuato un buon modello di sviluppo tramite aggregazione.
Dalle vostre parole traspare la volontà di mettere alla base della professione determinati principi in materia di lavoro. E infatti vi siete dotati di una vostra Carta dei Valori…
Sì. La carta, consultabile sul nostro sito web, l’ho ideata io e poi condivisa con tutti i soci agli inizi del 2019. è nata come reazione a un momento in cui ci sembrava che sui temi del lavoro ci fosse una deriva “populista”, o “qualunquista” che dir si voglia; e abbiamo sentito il bisogno di mettere in chiaro da che parte stavamo. Non da un punto di vista politico, che non ci interessa, ma dal punto di vista dei valori e della progettualità ad essi connessa: vogliamo essere “work improvers”, e cioè lavorare con e per aziende che abbracciano i valori scritti nella carta. Finora ci ha aiutato molto ad avvicinarci a…
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