Gli studi nel rinnovo del cda di Retelit
Lo scorso 27 aprile 2018, l’assemblea degli azionisti di Retelit (l’operatore italiano di servizi dati e infrastrutture di rete Tlc quotato nel segmento Star di Borsa Italiana) ha confermato i vertici della società a seguito di una contesa assembleare tra due cordate di azionisti: una che comprendeva i fondi tedeschi Shareholder Value Management (SVM) e Axxion, nonché Bousval S.C.A. (la holding del governo libico Lybian Post, Telecommunication and Information Technology Company) e l’altra che vedeva coinvolti il finanziere Raffaele Mincione (attraverso Fiber 4.0 S.r.l.) e la famiglia Pretto. La lista presentata da SVM ha ottenuto i voti favorevoli del 42% del capitale sociale, risultando ampiamente la lista di maggioranza, anche grazie al supporto di pressoché tutti gli investitori istituzionali e gli azionisti retail.
Axxion e SVM sono state assistite da Sanzo e Associati (avvocato Luciano Castelli). Fiber 4.0 è stata assistita dallo Studio Morri Rossetti (avvocati Stefano Morri e Cristina Cengia). Il consiglio di amministrazione di Retelit è stato assistito dallo studio Chiomenti (avv. Filippo Modulo), da LEXIA avvocati (avv. Francesco Dagnino con gli avvocati Aurora Agostini e Andrea Maroni) e dall’avvocato Domenico Ielo. L’attività di sollecitazione di deleghe di voto promossa da SVM è stata curata da Proxitalia (Gruppo Georgeson).