Facchini Rossi Michelutti punta alla taglia 30

Quello del tax è uno dei settori più dinamici nell’orizzonte del mercato dei servizi legali. Boutique e studi full service si fronteggiano in uno scenario in costante evoluzione. Una delle realtà più interessanti, tra le insegne che stanno conquistando la nuova leadership in questo segmento è la boutique fondata nel 1998 da Francesco Facchini e Luca Rossi che a giugno scorso ha visto l’arrivo di un nuovo name partner: Riccardo Michelutti. L’organizzazione conta attualmente 25 professionisti, 6 dei quali sono soci. Ai 3 name partner si aggiungono Marina Ampolilla, Giancarlo Lapecorella e Stefano Massarotto. «Ma contiamo di arrivare a 30 entro la fine del 2019», dicono i partner a MAG che li ha incontrati nelle scorse settimane. «Non inseguiamo una crescita dimensionale fine a se stessa», osserva Rossi. «L’arrivo di Riccardo – prosegue – ha portato nuovi mandati su diverse aree, per cui abbiamo già rinforzato il nostro organico e abbiamo ancora necessità di incrementare le competenze su nuovi fronti». In effetti, la filosofia dei “piccoli passi” ha caratterizzato lo studio fin dall’inizio. Pochissimi lateral. Quasi nessuno di soci. Con l’eccezione dell’ultimo arrivo.

«Con Riccardo – riprende Rossi – ci conosciamo comunque da oltre vent’anni. Questo presupposto di conoscenza della persona e dei valori che la guidano nella professione è fondamentale per noi». Il primo incontro tra Facchini, Rossi e Michelutti risale agli anni in cui tutti e tre erano in forza allo studio Arthur Andersen. «Subito dopo la prima laurea in Bocconi, stavo studiando per la seconda laurea in giurisprudenza – ricorda Michelutti –. E dopo un paio d’anni sono andato in Maisto. Era l’autunno 1996».

Anche Facchini e Rossi, nel 1998, decidono di lasciare Arthur Andersen. «Fu una palestra importantissima. A un certo punto, però, decidemmo di seguire Natale Girolamo che era stato il nostro mentore – dice Rossi –. Gli siamo ancora grati. A trent’anni ci ha dato la possibilità di fondare il nostro studio. Ci ha dato know how tecnico e contatti commerciali pur scegliendo di rimanere nelle retrovie». «Ci ha fatto crescere come professionisti dandoci questa grande opportunità – sottolinea Facchini –. Noi non saremmo quello che siamo senza di lui. È stato tra i più grandi specialisti in materia di reddito d’impresa in Italia».

Erano gli anni in cui in strutture di grandi dimensioni si cominciava a parlare di settorializzazione dell’attività professionale. Un vestito che rischiava di stare stretto anche a professionisti che avevano deciso di occuparsi prevalentemente di fiscalità d’impresa. «Era un modello di business che non ci apparteneva, era distante dalla nostra mentalità», ribadisce Facchini.

Il progetto Facchini Rossi, oggi Facchini Rossi Michelutti, dicono i soci, è «fondato sulla qualità. La scelta di investire principalmente sulla crescita interna ne è la conseguenza. È una strada che richiede più tempo, (e in più si corre sempre il rischio di perdere qualcuno su cui si è investito) indubbiamente. Ma è la sola che, a nostro avviso, garantisce il risultato».

Una scelta di posizionamento che (oltre al riscontro che trova nelle edizioni recenti delle principali directory di settore) si riflette nel…

PER PROSEGUIRE LA LETTURA CLICCA QUI E SCARICA GRATIS LA TUA COPIA DI MAG

nicola.dimolfetta@lcpublishinggroup.it

Scrivi un Commento

SHARE