Hogan Lovells e Cadwalader verso la fusione: nasce un colosso globale da 3,6 miliardi di dollari

Hogan Lovells e Cadwalader, Wickersham & Taft hanno annunciato l’intenzione di unirsi per dar vita a Hogan Lovells Cadwalader, creando la più grande fusione tra studi legali mai realizzata.

Il nuovo studio diventerà il quinto al mondo per fatturato, con ricavi annui superiori a 3,6 miliardi di dollari (dati 2024) e oltre 3.100 avvocati attivi nelle Americhe, nell’area EMEA e nella regione APAC. La firm ha intenzione di puntare in particolar modo sui settori finance, corporate, regolamentare e contenzioso, con un presidio strategico nel corridoio finanziario LondraNew YorkCharlotte.

La fusione unisce la presenza globale e la profonda competenza regolamentare di Hogan Lovells con la storica leadership di Cadwalader nei mercati finanziari di Wall Street. Il fatturato del nuovo studio sarà bilanciato tra Europa e Stati Uniti, rafforzando una piattaforma transatlantica unica nel panorama legale internazionale.

Miguel A. Zaldivar, Jr. (in foto al centro) ricoprirà il ruolo di ceo. Cadwalader è attualmente guidata da due co-managing partner, Pat Quinn (in foto a destra) e Wes Misson (a sinistra). Entrambi assumeranno ruoli all’interno dell’International Management Committee: Pat Quinn assumerà il ruolo di global managing partner per l’integrazione dei clienti e delle practice presso Hogan Lovells Cadwalader, mentre Wes Misson ricoprirà la carica di global managing Cpartner per la Finance practice. Misson lavorerà al fianco di James Doyle, Corporate and Finance Practice group leader, e David Bonser, global managing partner della Corporate Practice.

La fusione, soggetta alle consuete condizioni e all’approvazione dei soci nel 2026, darà vita a uno studio con hub principali a Washington, New York, Londra, Germania e l’area che comprende Francia, Italia e Spagna. In questo modo potrà assistere i clienti in questioni complesse attraverso una piattaforma globale equilibrata.

Il ruolo centrale dell’Italia

Miguel Zaldivar con Patrizio Messina

Per Hogan Lovells, l’Italia (dove la firm è presente da 25 anni) riveste un ruolo strategico di primo piano. Nel 2024 le sedi italiane hanno generato nel Paese circa 60 milioni di euro di ricavi, in crescita del 20% rispetto all’anno precedente. Gli uffici di Roma e Milano contano oggi oltre 170 avvocati e 32 soci, con l’obiettivo dichiarato di superare le 200 unità nel breve periodo.

Solo negli ultimi 18 mesi lo studio ha inserito 50 nuovi professionisti, di cui 14 soci, costruendo uno dei più grandi team corporate & finance tra gli studi internazionali in Italia. Un percorso di crescita che non è ancora concluso e riflette il ruolo chiave dell’Italia nella strategia europea e globale dello studio, in particolare nell’ambito FRIS (ne abbiamo parlato approfonditamente qui).

Raggiunto da Legalcommunity, per un commento alla notizia, Patrizio Messina, managing partner di Hogan Lovells in Italia ha dichiarato: «In Italia siamo entusiasti di questa fusione: abbiamo un team Finance di primissimo livello sul mercato che potrà beneficiare in modo straordinario della collaborazione con uno studio statunitense di eccellenza assoluta come Cadwalader. I nostri clienti sono al centro della nostra strategia e, grazie a questa operazione, saremo ancora più forti nel supportarli nelle loro operazioni più strategiche e sofisticate, elevando ulteriormente la qualità dell’assistenza grazie alle competenze dei nuovi colleghi di Hogan Lovells Cadwalader».

Innovazione e intelligenza artificiale nel nuovo studio combinato

La fusione tra Hogan Lovells e Cadwalader, Wickersham & Taft rafforzerà inoltre la leadership dello studio nell’innovazione e nei servizi legali basati sull’intelligenza artificiale. Hogan Lovells ha investito in modo significativo in tecnologia proprietaria, inclusa la joint venture ELTEMATE e il chatbot CRAIG, già utilizzato da migliaia di professionisti. L’integrazione di queste soluzioni consentirà allo studio combinato di offrire maggiore efficienza e valore ai clienti impegnati in operazioni transfrontaliere complesse.

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michela.cannovale@lcpublishinggroup.com

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