Verso il 2026, l’anno del gambero? – Legalcommunity Video editoriale
Si chiude il 2025 con l’ultima newsletter e l’ultimo magazine di Legalcommunity. Un momento di bilancio che, più che guardare avanti con slancio, invita a interrogarsi sulla direzione imboccata dal mercato dei servizi legali d’affari. Se dovessimo adottare una metafora cara alla tradizione cinese, potremmo definire questo come l’“anno del gambero”: un anno in cui, sotto diversi profili, il settore sembra aver mosso più di un passo all’indietro.

Il primo fronte critico è quello normativo. La riforma della legge professionale, ancora in discussione, appare lontana dall’idea di accompagnare l’avvocatura verso il futuro. Al contrario, il testo attuale sembra voler ricostruire steccati a difesa della categoria dal mercato, dalla tecnologia e dall’evoluzione imprenditoriale della professione. Un approccio che ignora una lezione ormai chiara: il cambiamento avanza comunque, indipendentemente dai tentativi di imbrigliarlo per via normativa. Resta da capire se questa riforma vedrà davvero la luce; i tempi parlamentari fanno dubitare, ma gli indicatori non consentono certezze.
Il secondo elemento, forse ancora più rilevante, riguarda l’evoluzione delle grandi organizzazioni professionali. Nella fascia più alta del mercato si avverte una diffusa crisi di identità. Strutture cresciute rapidamente, capaci di aggregare grandi numeri, fatturati elevatissimi e veri e propri “eserciti” di professionisti, oggi mostrano fragilità nel momento in cui sono chiamate ad affrontare la maturità: il passaggio generazionale, l’istituzionalizzazione, la governance, la gestione strategica dello sviluppo.
È il momento in cui si dovrebbe passare dalla stagione dei fondatori e dei grandi rainmaker a quella delle organizzazioni strutturate. Ma molte di queste realtà sembrano bloccate in una sorta di adolescenza organizzativa. Il rischio è concreto: nel tentativo di reagire, alcune potrebbero finire per smontare, in pochi mesi o pochi anni, ciò che hanno costruito in decenni, disperdendo valore e talenti e riportando il mercato a una nuova frammentazione.
Uno scenario che avrebbe conseguenze profonde: ricominciare da capo un ciclo che negli ultimi vent’anni ha visto nascere, crescere e consolidarsi studi sempre più grandi, senza però riuscire a vincere la sfida decisiva, quella dell’internazionalizzazione, che nessuna struttura italiana ha ancora davvero superato.
Eppure, non mancano le note positive. Il mercato resta vivace, le operazioni continuano, le opportunità non mancano per chi ha competenze, visione e voglia di fare. In questo contesto complesso e contraddittorio, Legalcommunity continuerà a osservare, analizzare e raccontare ciò che accade. Ci vediamo nel 2026!



