LabLaw Tech: quando l’Intelligenza Artificiale incontra il diritto del lavoro

LabLaw Tech non è solo una struttura organizzativa: è il laboratorio in cui LabLaw affronta l’Intelligenza Artificiale come fenomeno giuridico, organizzativo e culturale, destinato a trasformare profondamente il lavoro e le relazioni che lo governano. L’obiettivo è chiaro: unire innovazione e responsabilità, progresso tecnologico e metodo giuslavoristico, facendo del diritto del lavoro il baricentro regolativo di ogni trasformazione.

Il Managing Partner di LabLaw, Francesco Rotondi (nella foto, a sinistra), ha sintetizzato le principali sfide dell’IA nel giuslavoro contemporaneo, con contributi raccolti nel Libro Bianco sul Lavoro e presentati al congresso ORU 2025, che ha coinvolto oltre 150 HR manager. «LabLaw Tech nasce come ponte tra sapere giuslavoristico e innovazione», spiega Rotondi, «fondato su etica, codici e procedure capaci di garantire stabilità e certezza giuridica».

Il partner Fabio Previti (nella foto, a destra) sottolinea come l’IA non sia un destino da subire né una promessa da idolatrare. «È un fenomeno da comprendere e governare», afferma, «ricondotto a responsabilità e senso tramite una lettura giuridica rigorosa». Secondo Previti, il diritto del lavoro resta la bussola per orientare l’innovazione: il futuro del lavoro dipenderà dalla capacità umana di comprendere e governare la tecnologia, distinguendo chi guiderà il cambiamento da chi ne resterà ai margini.

nicola.dimolfetta@lcpublishinggroup.it

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