Ashurst e Perkins Coie annunciano la fusione: nasce Ashurst Perkins Coie
Ashurst e Perkins Coie hanno ufficializzato una storica fusione che darà vita a Ashurst Perkins Coie, un nuovo gigante del mercato legale globale. La combinazione delle due realtà creerà un’istituzione internazionale di primo piano, con ricavi complessivi pari a 2,7 miliardi di dollari, circa 3.000 avvocati, 700 partner e 52 uffici in 23 paesi nel mondo: Italia inclusa, dove Ashurst opera dal 2000.
Sinergia nei profitti, differenze nei ricavi per avvocato
Secondo i dati Law.com, i due studi presentano profitti per equity partner (PEP) molto simili: Ashurst si avvicina ai 1,8 milioni di dollari, mentre Perkins Coie raggiunge quota 1,9 milioni. Una vicinanza generalmente interpretata come un fattore positivo per l’equilibrio della fusione.
Dove invece emergono differenze significative è nel revenue per lawyer (RPL): Perkins Coie genera quasi 1,2 milioni di dollari per avvocato, quasi il doppio rispetto ai circa 690.000 dollari prodotti da Ashurst. La media combinata porterà il nuovo RPL a circa 866.356 dollari.
Alla guida della nuova organizzazione ci saranno due co-ceo, Paul Jenkins (Ashurst) e Bill Malley (Perkins Coie), mentre la presidenza sarà condivisa tra Karen Davies (Ashurst) e Brian Eiting (Perkins Coie).
Il perfezionamento della fusione è previsto entro la fine del 2026.
Per Ashurst, un varco storico nel mercato statunitense
Per Ashurst, studio anglo-australiano già protagonista della fusione con la australiana Blake Dawson nel 2011, l’operazione rappresenta il tanto atteso ingresso su larga scala nel mercato legale degli Stati Uniti.
Nel corso degli ultimi decenni, Ashurst aveva tentato più volte di avviare trattative con grandi law firm americane, tra cui Latham & Watkins, Fried Frank, Harris Shriver & Jacobson e Sidley Austin, senza però giungere a un accordo. Più recentemente erano circolate voci su un possibile interesse verso Hunton Andrews Kurth.
Perkins Coie: una fusione dopo mesi di turbolenze
Perkins Coie arriva alla fusione dopo un periodo complesso. All’inizio dell’anno lo studio è stato colpito da un Executive Order dell’amministrazione Trump, definito internamente come “potenzialmente letale” per il futuro della firm. Dopo una vittoria iniziale in tribunale che ha bloccato l’ordine, il contenzioso è ancora pendente presso una corte federale d’appello.
Ashurst in Italia
Ashurst in Italia è presente con una squadra che, in base ai dati raccolti da MAG in occasione dell’ultimo speciale Best 50, conta 65 professionisti, tra cui 13 soci e un giro d’affari stimato in circa 25 milioni.



