DLA Piper vince per Fera: contributo compensativo dichiarato nullo dal Consiglio di Stato

Con la sentenza n. 6161/2025 il Consiglio di Stato ha accolto le argomentazioni difensive presentate dallo studio legale internazionale DLA Piper, tramite la partner Germana Cassar (in foto a sinistra) e l’avvocato Ludovica Gennaro (in foto a destra), dichiarando la nullità della clausola contenuta in una convenzione stipulata con il Comune di Tocco Da Casauria, che imponeva a Fera (Fabbrica Energie Rinnovabili Alternative), titolare di un impianto eolico autorizzato dalla Regione Abruzzo, il pagamento di rilevanti somme sugli introiti da produzione di energia in assenza di una valida causa giustificatrice.

Secondo il giudice amministrativo, non possono qualificarsi come “misure di compensazione ambientale” quegli obblighi economici imposti a fronte del mero impegno del Comune a non ostacolare i lavori di realizzazione e manutenzione di un impianto eolico. Tali clausole, non orientate alla riduzione dell’impatto ambientale dell’opera, sono nulle ex art. 1418 c.c. per assenza di causa e perché non dirette a perseguire un interesse meritevole di tutela per l’ordinamento.

In modo del tutto innovativo, la sentenza chiarisce inoltre che l’art. 1, comma 953, della legge n. 145/2018 non può sanare una convenzione nulla, trattandosi di imposizione priva di effetti fin dall’origine e ciò anche laddove l’accordo sia stato liberamente concordato tra le parti.

Si tratta di un importante precedente in materia di impianti da fonti rinnovabili, che riafferma il principio di legalità e il corretto uso delle compensazioni ambientali.

letizia.ceriani@lcpublishinggroup.it

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