Fincantieri colloca un schuldschein loan da 395 milioni: gli advisor coinvolti
Fincantieri, player mondiale della cantieristica ad alta complessità, ha completato con successo il collocamento e l’erogazione di un finanziamento senior unsecured a medio lungo termine “Schuldschein”.
Nell’operazione, Fincantieri è stata supportata dallo studio legale Hogan Lovells in qualità di legal advisor. Il team di Hogan Lovells è stato guidato dal partner Alessandro Accrocca (in foto) e comprendeva gli associate Edoardo Minnetti e Noemi Biagini e il trainee Riccardo Del Torto. L’head of Tax Italy Serena Pietrosanti, la counsel Maria Cristina Conte e l’associate Mariateresa Soave Carparelli hanno seguito gli aspetti fiscali dell’operazione. Il partner Jochen Seitz, coadiuvato dal counsel Stefan Schrewe e dall’associate Anna Hersene per gli aspetti di diritto tedesco.
BNP Paribas, Commerzbank Aktiengesellschaft e UniCredit Bank hanno svolto il ruolo di banche arrangers.
Il finanziamento, regolato da legge tedesca, è stato sottoscritto da 16 banche e istituzioni finanziarie nazionali ed internazionali. Il finanziamento prevede tranche con scadenza, rispettivamente, a tre anni (luglio 2028) e a cinque anni (luglio 2030) ed un importo complessivo di 395 milioni di euro.
La forte domanda riscontrata ha permesso a Fincantieri di superare ampiamente il target iniziale di importo e di ottenere tassi di interesse nella parte bassa della fascia stabilita. Le principali clausole del contratto di finanziamento sono in linea con gli standard di Fincantieri e non prevedono covenant finanziari. Lo Schuldschein permette al Gruppo Fincantieri di estendere la vita media del debito a condizioni finanziarie vantaggiose. L’operazione rappresenta un’ulteriore conferma della strategia di diversificazione delle fonti di finanziamento perseguita dal gruppo, effetto del rafforzato posizionamento competitivo e della crescente riconoscibilità della strategia industriale e dell’equity story di Fincantieri. La transazione amplia le forme tecniche di accesso al mercato dei capitali, consentendo non solo una maggiore diversificazione, ma anche un miglioramento del costo medio del debito.