Nuova sede, AI e strategie globali: siamo entrati nel cantiere BonelliErede. Ecco cosa abbiamo visto

di nicola di molfetta

Nel 2026 BonelliErede cambierà casa a Milano. Lo studio riunirà i suoi tre uffici (attualmente dislocati tra Via Barozzi, Via Andegari e Via Marostica, dove ha sede la controllata BeLab) in zona Porta Nuova, nella ex sede Inail. Un investimento che va ben oltre la logistica: è il simbolo concreto di una visione strategica condivisa. «È una decisione che segna un momento importante per BonelliErede – afferma Massimiliano Danusso, presidente del consiglio degli associati dello studio –. La sede attuale richiedeva comunque un intervento significativo, ma quello che abbiamo scelto di fare va ben oltre. Abbiamo optato per un investimento ambizioso, condiviso in modo unanime da tutti i soci, proprio perché lo consideriamo un passo strategico per il futuro dello studio». Un passaggio che riflette non solo un’evoluzione strutturale, ma anche culturale, come spiega Eliana Catalano, managing partner: «Quello che vogliamo costruire è un luogo che rispecchi il nostro modo di lavorare oggi e domani. Gli spazi sono stati progettati soprattutto ascoltando le esigenze dei nostri giovani, che sono stati coinvolti sin dall’inizio nel progetto. Non è solo una questione di efficienza o estetica: è un messaggio forte sulla direzione che vogliamo prendere. Un investimento per le prossime generazioni di professionisti».


Il coinvolgimento dei giovani, infatti, non è stato solo simbolico: «C’è un gruppo di lavoro trasversale alle diverse funzioni dello studio che segue il progetto della nuova sede e che include professionisti e dipendenti under 40 – prosegue Catalano –. Vogliamo che tutti si sentano parte di questa trasformazione». Danusso conferma: «Questo trasferimento è anche un modo per rafforzare quel senso di appartenenza che è fondamentale per uno studio come il nostro. Non siamo un’azienda in senso classico, e non vogliamo diventarlo. Siamo un’impresa collettiva, artigiana se vogliamo usare un termine che ci piace. Ma con la complessità organizzativa e la visione di lungo periodo di una realtà moderna».

La nuova sede sarà situata nel cuore della Milano più contemporanea, in un edificio progettato secondo criteri di sostenibilità ambientale e benessere organizzativo. Sarà dotata di certificazioni Core&Shell Leed Platinum, Well Platinum, Breeam Excellent e WiredScore Platinum e dotata di tecnologie smart per il risparmio energetico, la gestione degli spazi e la collaborazione ibrida. Gli ambienti saranno concepiti in ottica flessibile, con un equilibrio tra postazioni individuali e aree comuni per incontri e lavoro di gruppo. Non ci saranno molti open space, ma per lo più uffici per massimo quattro professionisti. Grande attenzione sarà dedicata agli spazi comuni, per favorire la collaborazione e l’interazione. Ci saranno, poi, un ristorante e una mensa, un auditorium, biblioteche e ambienti dedicati alla formazione continua.

Il cambiamento si inserisce in un percorso più ampio di rinnovamento che, recentemente, ha interessato anche la struttura manageriale con la nomina di figure chiave nelle posizioni di direttrice generale, affidata alla ex ceo di Eur, Angela Maria Cossellu, e marketing director, assegnata a Linda Spada. «Abbiamo voluto potenziare alcune aree strategiche – spiega Danusso – con l’arrivo di figure manageriali di alto profilo. Ma per noi resta fondamentale mantenere l’equilibrio tra la componente manageriale e il ruolo dei soci. I manager sono essenziali, ma non sostituiscono la leadership degli avvocati». Catalano aggiunge: «La nostra direttrice generale partecipa attivamente al lavoro del cda. Ma, a differenza di quanto accade in un’azienda classica, da noi non c’è una separazione tra proprietà e gestione: i soci sono al tempo stesso azionisti, manager e lavoratori. È una formula che richiede impegno, ma che consente di mantenere la nostra identità». Nessun nuovo arrivo, almeno per il momento, è previsto invece per la funzione di hr director che a settembre 2024 ha visto l’uscita di Luca Menci passato, qualche settimana fa, a Legance come chief people & culture officer. «Abbiamo persone interne che stanno crescendo molto bene – conferma Catalano – e per il momento non abbiamo avviato una ricerca attiva».

In questo nuovo equilibrio si inserisce anche la trasformazione digitale. Da tempo lo studio sta implementando l’intelligenza artificiale grazie a BeLab, il proprio alternative legal service provider e centro interno di innovazione. «Abbiamo iniziato in modo strutturato con BeLab – racconta Catalano – che ha sviluppato un servizio interno chiamato Ask-AI. Funziona come un help desk dedicato all’AI: i professionisti di BonelliErede inviano le richieste via email e un team dedicato di BeLab, formato sull’utilizzo dell’AI, che attraverso l’utilizzo del miglior strumento di AI per il tipo di lavoro richiesto, elabora le risposte». Inizialmente, l’uso dell’AI era consentito solo attraverso “Ask AI”. Dopo questa prima fase, l’uso dell’AI è stato esteso “in presa diretta” a tutto lo studio, ma con regole precise e continuando a richiedere l’intervento di “AskAI” per alcune funzionalità più avanzate. «Abbiamo esteso l’uso dell’AI a tutta la popolazione dello studio – spiega Danusso – ma con alcune regole: l’accesso è consentito solo a chi ha seguito una formazione specifica. Utilizziamo strumenti come Harvey o Copilot, ma su un database interno e proprietario, quindi in ambiente chiuso e sicuro. Al momento non generiamo contratti da zero, ma usiamo l’AI per sintesi, revisioni e mark-up». Catalano sottolinea l’importanza della selezione dello strumento tecnologico più adatto: «Nelle investigation usiamo Relativity, che è più adatto per l’analisi di grandi volumi di dati. L’importante è sapere qual è lo strumento giusto per ogni funzione. E in questo BeLab è stato determinante».

Tecnologia, internazionalizzazione e integrazione: sono queste le tre direttrici della strategia dello studio. «L’innovazione è una priorità trasversale – afferma Catalano – non solo tecnologica. L’internazionalizzazione è nel nostro DNA: siamo già presenti a Londra e Bruxelles e oltre che in Egitto, Etiopia, Dubai, e stiamo rafforzando il presidio in UK e negli Stati Uniti, anche se non con una sede fissa per ora». Negli Stati Uniti, BonelliErede ha adottato un approccio flessibile ma costante. «Preferiamo una strategia fly-in fly-out – spiega Catalano – molto più strutturata rispetto al passato. Abbiamo soci che viaggiano regolarmente e una presenza attiva almeno una settimana al mese in vari stati: non solo New York, ma anche California, Texas, Midwest». A rafforzare la rete americana, anche una fitta collaborazione con studi legali locali: «Il nostro target – spiega Danusso – sono soprattutto studi legali indipendenti americani che assistono clienti con interessi in Italia. Spesso il cliente americano arriva accompagnato dal proprio studio legale, quindi, per noi è fondamentale essere riconosciuti nella comunità professionale. Per questo partecipiamo con maggiore intensità anche all’American Bar Association». Quanto a Londra, prosegue Danusso, «siamo presenti con una sede molto stabile, tre soci e undici collaboratori a cui non escludo che nel prossimo futuro si possano unire altri professionisti per rafforzare il presidio, oggi molto focalizzato nell’area finance, anche sul fronte corporate».

Il tutto si inserisce in una visione di lungo periodo, guidata da una scelta condivisa. «I soci si sono assunti la responsabilità di guardare al futuro – afferma Danusso – anche a costo di qualche sacrificio nel breve. È una scelta che parla della nostra identità, ma soprattutto del nostro impegno verso chi domani prenderà il nostro posto». Catalano chiude: «Più di 90 soci hanno votato all’unanimità per questo cambiamento di sede. Non è solo un fatto economico, è una dichiarazione di fiducia nelle persone e nel futuro dello studio».

*Le fotografie sono state realizzate senza l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale a seguito di una specifica autorizzazione rilasciata dalla proprietà

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nicola.dimolfetta@lcpublishinggroup.it

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