Dacci oggi il nostro executive order quotidiano. Anche gli avvocati di WilmerHale nel mirino di Trump
Prosegue la “guerra” della presidenza degli Stati Uniti contro gli studi legali d’affari. L’ultima azione intrapresa dall’amministrazione Trump ha messo nel mirino la law firm WilmerHale. LEGGI QUI
Ci troviamo di fronte ad un film già visto. Il tono, durissimo, delle contestazioni che si possono leggere nel “Fact Sheet” pubblicato sul sito della Casa Bianca ricorda, per molti aspetti, i precedenti indirizzati nei confronti delle law firm Paul Weiss (l’unica che al momento è riuscita a ottenere l’annullamento del provvedimento presidenziale grazie a un accordo LEGGI QUI), Jenner & Block, Perkins Coie e Covington & Burling.
«Il Presidente Trump ritiene che gli avvocati e gli studi legali che si impegnano in comportamenti dannosi per gli interessi critici americani non dovrebbero essere sovvenzionati dai contribuenti americani o avere accesso ai segreti della nostra nazione». E quali sarebbero questi comportamenti dannnosi?
La presidenza punta (ancora una volta) il dito contro la attività pro bono della law firm. Azioni svolte a sostegno di immigrati, e impegno nelle attività DEI.
In più, come già recriminato nei confronti di Jenner & Block (LEGGI QUI) l’amministrazione Trump contesta il fatto che lo studio abbia affidato degli incarichi di lavoro all’ex direttore dell’FBI Robert Mueller (consigliere speciale nell’indagine sull’interferenza russa nelle elezioni del 2016) e due suoi colleghi. Mueller ha lavorato nello studio dal 2019 al 2021.
Lo studio ha sottolineato la somiglianza dell’ordine ricevuto con quello emesso contro Perkins Coie, che nel frattempo è stato bloccato da un giudice federale. Lo studio ha rivendicato una lunga tradizione di attività in casi contro amministrazioni sia di area repubblicana sia di area democratica.
Ma evidentemente, questo non basta agli occhi di Trump che rivendica le promesse fatte in campagna elettorale a cominciare da quelle riguardanti l’impegno a combattere chi opera (in qualunque contesto) contro l’interesse degli Usa.
Per effetto di questo ordine, i nulla osta di sicurezza (security clearances) dei dipendenti di WilmerHale saranno immediatamente sospesi, in attesa di verificare se il loro accesso a informazioni sensibili sia compatibile con l’interesse nazionale. Il governo federale interromperà ogni rapporto con WilmerHale, compreso l’accesso a informazioni sensibili compartimentate (SCIF), e limiterà l’accesso dei suoi dipendenti agli edifici governativi. Le agenzie federali si asterranno inoltre dall’assumere dipendenti di WilmerHale, a meno che non siano specificamente autorizzati.