Cdra ottiene al CdS l’accoglimento delle istanze cautelari relative all’impugnazione del DM Aree idonee
Cdra, con un team composto dal founding partner Carlo Comandè, dal partner Enzo Puccio, dalla senior associate Serena Caradonna e dalla of counsel Paola Floridia, ha ottenuto per diversi importanti operatori del settore delle rinnovabili, la riforma delle ordinanze con le quali il Tar Lazio aveva rigettato la richiesta di sospensione cautelare relativa alla impugnazione del DM Aree idonee.
I Giudici di Palazzo Spada, condividendo quanto sostenuto dalla difesa dei ricorrenti in ordine alla necessità di scrutinare la delicata vicenda prima che le Regioni possano procedere ad adottare le proprie norme in attuazione del DM impugnato, hanno disposto la rifissazione delle udienze di merito, già fissate per il 5 febbraio 2025, con la massima anticipazione possibile, tenendo conto che l’esercizio della potestà legislativa regionale in attuazione del decreto impugnato è previsto entro il 31 dicembre 2024 e che la questione da decidere è di rilievo sia per la finanza pubblica, incidendo sull’attuazione del PNRR, sia per il settore privato di rilievo strategico interessato.
Nel motivare la decisione di accogliere l’istanza cautelare i Giudici di Palazzo Spada hanno sottolineato come sotto il profilo del fumus, i motivi dedotti richiedono approfondimento nel merito, in particolare quanto alle censure che riguardano la semplice facoltà, data alle Regioni, di considerare idonee le aree già classificate tali dall’art. 20 comma 8 d. lgs. 199/2021 e la facoltà, pure conferita alle Regioni stesse, di disciplinare anche le aree non idonee.
In alcuni dei ricorsi per i quali è stata accolta la richiesta tutela cautelare dal Consiglio di Stato è stato spiegato intervento ad adiuvandum da parte di Elettricità Futura assistita da un team composto da Cristina Martorana, partner di Legance, Pina Lombardi, partner di L&B e Andrea Sticchi Damiani titolare dell’omonimo studio.