Cleary Gottlieb, finisce un’epoca. La law firm introduce i non-equity partner
Della cosa si è parlato molto in questi ultimi giorni negli Usa: Cleary Gottlieb Steen & Hamilton creerà una nuova categoria di soci non-equity, diventando l’ultimo grande studio legale statunitense ad abbandonare la tradizionale struttura single-tier, in cui tutti i soci hanno una “quota di proprietà” dello studio.
L’adozione di una categoria di soci non azionisti è «un passo importante per Cleary, che continua a crescere strategicamente – ha dichiarato giovedì un portavoce dello studio -. Innovare in questo modo sottolinea la nostra dedizione allo sviluppo e al mantenimento dei talenti», ha aggiunto il portavoce.
Cleary, nel 2023, contava 180 soci nel mondo (si oltre 1.100 avvocati) secondo i dati pubblicati da American Lawyer, con un fatturato totale di oltre 1,4 miliardi di dollari e profitti per socio pari a 4,5 milioni di dollari (in media).
Le novità in Cleary saranno da subito effettive. Secondo quanto è stato fatto sapere, la law firm prenderà in considerazione i potenziali candidati per la nuova categoria nell’ambito del processo di promozione annuale attualmente in corso.
Le novità in Cleary arrivano in scia a passaggi analoghi avvenuti di recente in altre law firm americane come Paul Weiss e Cravath.
La mossa può aiutare a trattenere e attrarre avvocati con il peso e il compenso più elevato associati al titolo di socio, aumentando potenzialmente i profitti per i soci equity, così come può liberare spazi utili a investire in nuovi equity e per attrarre lateral hire di peso.