Withers, questioni private
L’Italia? Può dare molto ancora. Parliamo di mercato dei servizi legali, opportunità di crescita e strategie cross border. Il caso Withers, a tale proposito, potrebbe far scuola. Lo studio, nell’ultimo anno, ha registrato una crescita dell’11% (sopra la media di mercato) portando il fatturato locale da 19,8 a 22 milioni di euro. E adesso guarda a nuovi progetti di espansione.
«Pensiamo a nuovi inserimenti nell’area del contezioso societario e successorio», dice a MAG l’avvocata Roberta Crivellaro, managing partner, european leader della “business division” e responsabile degli ‘Italian desk’ nel mondo. «Questo sarà uno dei versanti su cui lavoreremo maggiormente nel prossimo futuro», racconta la professionista anche se per il momento dice che non è possibile rivelare di più. Ma il concetto è chiaro. Withers è una piattaforma internazionale di grande rilevo con un focus specifico nell’assistenza al capitale privato e in particolare ai soggetti che lo detengono: grandi famiglie industriali e ultra-high net worth individuals (uhnwi). «La nostra quota di mercato nel settore è cresciuta in maniera importante nell’ultimo anno – prosegue Crivellaro –. La quota di mercato sulla Top 100 della rich list curata dal Sunday Times è passata dal 50 al 75%». E a questo si aggiunge il 25% dei Forbes 400 wealthiest americans e il 35% dei primi cento della Forbes Asia’s Richest Families List. E in Italia? «Qui abbiamo tra i nostri clienti il 12% dei circa 70 miliardari della Forbes rich list in Italy» e una concorrenza che si fa sempre più vivace. «Il mercato dei cosiddetti private clients fa sempre più gola a un numero crescente di studi legali che si stanno attrezzando per conquistare un posizionamento nel comparto». Se si pensa che nei prossimi cinque anni si stima che ci saranno tre triliardi di ricchezza da trasferire a livello globale, si capisce perché così tanto interesse.
Ma la differenza rispetto a buona parte dei competitor sta nel fatto che in Withers l’offerta professionale costruita attorno a questo filone di attività ha una trasversalità e che rende effettivamente olistico l’approccio dello studio alla materia. Tax (che pesa per il 42% sul giro d’affari dello studio), corporate m&a (32%), litigation (10%), Ip (8%) e real estate (4%), sono le aree di pratica in cui si muovono i professionisti della law firm. A livello di industry, invece, lo studio è molto presente nelle aree food & wine, luxury, sport, hospitality e in particolare branded residence.
Questo è lo stato dell’arte, dicevamo. Ma i progetti dello studio sono di crescita ulteriore. E in effetti, nell’ultimo anno Withers ha messo a segno l’ingresso dell’avvocato Guido Galeotti (ex Eversheds Sutherland) in qualità di partner del team corporate della sede di Milano assieme alle associate Diletta Del Pizzo e Giusy Cardinale specializzate in diritto commerciale e societario.
Questo lateral hire ha portato a 14 il numero dei partner della struttura italiana dello studio rafforzando le competenze con particolare riferimento ai settori chemical, industrial, energy.
A inizio 2024, inoltre, la sede milanese dello studio ha registrato l’arrivo del partner Fernando Gandioli, avvocato americano precedentemente attivo negli uffici dello studio a Singapore, dove ricopriva il ruolo di regional division leader di private client and tax in Asia. Gandioli continua a guidare il team specializzato in US tax law dello studio a livello internazionale, e con il suo arrivo ha contribuito a rafforzare il team private client and tax in Italia, occupandosi di pianificazione fiscale e patrimoniale statunitense e a livello internazionale assistendo famiglie e imprenditori di successo nella creazione di sistemi di tassazione efficienti in ottica di pianificazione successoria.
«Il rafforzamento sul fronte corporate m&a – prosegue Crivellaro – si colloca strategicamente nella necessità di assistere i nostri clienti anche quando dopo un evento di liquidità decidono di investire. Un tempo questo avveniva per il tramite di fondi. Ma adesso, sempre più di frequente, si assiste a iniziative di investimento diretto». Venture capital, wealth tech e innovazione sono altre aree che la managing partner considera strategiche e in cui lo studio, a livello globale, sta spingendo molto. «A Londra abbiamo un team di 30 tech lawyers – racconta Crivellaro – e poi contiamo su quattro sedi in California e un tech hub a Singapore». Tornando al progetto di sviluppo per l’Italia, Crivellaro parla di…
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