Al via Swot Legal: start up di legal temporary staffing
Si chiama Swot Legal ed è una prima start up italiana specializzata nel legal temporary staffing,
servizio che permette alle imprese di dotarsi di team di avvocati qualificati in caso di esigenze
temporanee, senza necessità di effettuare nuove assunzioni.
«Il legal temporary staffing fa parte dei servizi legali alternativi, che muovono ogni anno 20
miliardi di dollari, soprattutto negli Stati Uniti, dove quasi il 70% delle multinazionali li utilizza
regolarmente: siamo convinti che ci possa essere un forte interesse anche in Italia, dove il lavoro
temporaneo è già diffuso in diversi settori professionali ad alto valore aggiunto, tra cui la sanità,
l’IT e l’ingegneria», spiega Ian Tully, avvocato di origini irlandesi che, dopo 20 anni da partner in
grandi studi internazionali, ha fondato Swot Legal con la collega Alessandra Del Bianco, anche lei
con una solida carriera legale alle spalle.
Swot Legal è una start up innovativa costituita a luglio 2023 e operativa da inizio 2024, con un
database di 80 avvocati con diverse seniority e specializzazioni – dal diritto civile e societario al
all’amministrativo, dal diritto della contrattualistica alla compliance e al diritto finanziario, e nei
diversi settori industriali – frutto della selezione di quasi 500 profili.
La società utilizza una piattaforma tecnologica proprietaria, basata su cloud, che facilita il processo
di matching tra i profili dei candidati e le specifiche esigenze delle aziende, consentendo anche di
rispondere in tempi rapidi in caso di urgenze.
Il piano strategico della società per i primi tre anni di attività punta a diventare player di
riferimento in Italia in questo settore di attività e ad avviare la graduale espansione in altri paesi
europei.
«Poter disporre di un certo numero di avvocati extra, a tempo determinato, è una necessità quasi
quotidiana per le imprese, a causa di assenze e sostituzioni di maternità, picchi di lavoro e
operazioni straordinarie, ed è anche un’opportunità per un numero crescente di avvocati, spesso
giovani in carriera, che non sono attratti dall’organizzazione tradizionale degli studi legali e
vogliono esercitare la professione con maggiore flessibilità», conclude Del Bianco.