Multipractice e indipendenti: essere Ughi e Nunziante

di nicola di molfetta

Otto soci arrivati negli ultimi cinque anni. Un inizio 2024 con importanti innesti a Milano e l’apertura di Verona. Ughi e Nunziante spinge sul mercato dei servizi legali e, a più di 50 anni dalla sua fondazione, è un progetto che continua ad attirare professionisti e a giocare un ruolo di rilievo sulla scena della business law.
Le operazioni più recenti, come accennato, hanno riguardato l’arrivo di Guido Palombi (ex Salonia e Associati) nella sede di Roma; quello di Pietro Orzalesi, Marco Lanzani, Barbara Pizzoni, a Milano; e quelli di Simone Rossi e Giacomo Bonfante a Verona. Quest’ultimo gruppo di cinque soci, che in totale ha visto l’arrivo di 11 professionisti, è arrivato da Macchi di Cellere Gangemi. Insomma, lo studio, fresco dei suoi oltre 50 anni di attività, si muove e punta a crescere. MAG ne ha parlato con il managing partner Roberto Leccese.

Nuovi ingressi in Ughi e Nunziante. Qual è la linea strategica che seguono questi inserimenti?
Gli inserimenti annunciati rappresentano la prosecuzione – anzi, l’accelerazione – di una precisa strategia di crescita dello studio nella parte del Paese più vitale e dinamica dal punto di vista economico. È un percorso avviato già da tempo e che, salvo un rallentamento durante la pandemia, negli ultimi cinque anni ha visto entrare nello studio otto soci, di cui ben sei a Milano. Gli ultimi ingressi annunciati, di sei soci (tra i quali tre a Milano e due a Verona), costituiscono un colpo d’ala nel segno della continuità, che dimostra come il modello di realtà professionale che vogliamo essere è capace di convincere professionisti di qualità, con percorsi diversi ma tutti nel segno dell’eccellenza.

Cosa è oggi Ughi e Nunziante e come intende evolvere?
Da oltre 50 anni Ughi e Nunziante è – e intende continuare a essere – uno studio “multi-practice” indipendente, presente su tutto il territorio italiano ma con clienti provenienti anche da ogni parte del mondo e con una consolidata rete di rapporti internazionali con le più importanti firm straniere; uno studio dove da sempre si combinano le migliori policy sviluppate dai grandi studi anglosassoni – adattandole alle peculiarità del mercato legale italiano – con la ricerca dell’eccellenza e la cura, per così dire, artigianale nel risolvere anche le questioni più complesse; che conta nelle sue file professionisti stranieri o formatisi all’estero accanto ad autorevolissimi accademici; dove la dedizione piena di tutti al lavoro non si traduce nella competizione ma nella collaborazione, e si accompagna alla ricerca continua di un’atmosfera serena sul posto di lavoro.

L’obiettivo?
La sfida che abbiamo di fronte è quella di crescere ancora, ma solo a condizione di non perdere le caratteristiche che ci rendono diversi da molte altre realtà professionali; senza smarrire, insomma, la nostra anima.

Industry e practice: come si struttura oggi la vostra offerta?
Il ventaglio delle nostre competenze comprende sostanzialmente tutte le practice e copre le industry di maggiore rilievo nel nostro Paese. Sono il mercato e i clienti, le loro aspettative ed esigenze a guidarci. Dove lo suggeriscono la complessità del quadro normativo, la necessità di disporre di competenze in più aree di pratica o la peculiarità delle dinamiche proprie di un settore del mondo dell’impresa, allora affianchiamo le une alle altre.

Ci sono settori che intendete rafforzare o avviare ex novo?
In questo momento stiamo lavorando al rafforzamento dell’expertise – che già abbiamo da tempo – sia in settori maturi, come il restructuring e il real estate, sia in quelli più innovativi come il digitale e l’intelligenza artificiale.

Ci saranno nuovi lateral in tal senso?
Il nostro obiettivo è di crescere ancora. Quindi, sì, prevediamo nuovi lateral, anche se procedere celermente non significa frettolosamente.

Avete da sempre una forte reputazione internazionale e un mercato estero consistente. In questa epoca di aggregazioni e integrazioni, potreste valutare di diventare la sede italiana di una law firm globale?
Le occasioni per diventare la sede italiana di una law firm globale non sono mancate, sin dagli anni Novanta; non abbiamo…

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nicola.dimolfetta@lcpublishinggroup.it

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