Plusiders vince in Cassazione per un collezionista d’arte, in materia di prova dell’esistenza di mezzi finanziari

Plusiders studio legale tributario, con il socio equity Paolo Puri e il socio salary Alberto Mula, coadiuvati da Maria Vittoria Ciotti (nella foto), ha assistito con successo davanti alla Corte di Cassazione un importante collezionista di opere d’arte milanese.

Al coniuge del collezionista, a seguito di accertamento sintetico ai sensi dell’art. 38, d.p.r. n. 600/1973 (cd. redditometro), era stata contestata l’esistenza di spese incongrue rispetto ai redditi dichiarati. La Cassazione ha accolto il motivo di ricorso in ordine alla violazione dell’art. 38, commi 4 e 6, d.p.r. n. 600/1973, per avere i giudici di merito erroneamente ritenuto insufficiente la dimostrazione offerta circa la disponibilità dei rilevanti mezzi finanziari (oltre un milione di euro) derivanti dalla cessione di importanti opere d’arte.

La Corte ha quindi stabilito un importante principio di diritto, affermando che la norma pone a carico del contribuente la prova dell’esistenza di mezzi finanziari e della loro disponibilità, ma non anche la prova che le somme non siano state subito reinvestite per l’acquisto di altre opere d’arte.

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