Gatti Pavesi Bianchi Ludovici: il mercato m&a italiano tiene testa all’andamento dell’economia

Secondo l’ultimo rapporto pubblicato dallo studio legale italiano Gatti Pavesi Bianchi Ludovici (GPBL), nella seconda metà del 2023 l’attività di dealmaking in Italia ha raggiunto un valore di 46,9 miliardi di euro, in aumento rispetto ai 16,4 miliardi di euro registrati nei primi sei mesi dell’anno, mostrando un mercato in ripresa dopo un periodo complesso.

La più grande operazione di M&A annunciata in Italia nel 2023 è stata l’acquisizione per 21,7 miliardi di euro di FiberCop, che include gli asset di rete fissa di Telecom Italia, da parte del colosso statunitense degli investimenti alternativi KKR.

Anche altri settori in cui l’Italia eccelle, come i marchi di lusso, stanno contribuendo alla recente ripresa del valore delle attività di M&A. Il valore aggregato nel settore dei consumi è aumentato del 43%, raggiungendo 5,2 miliardi di euro nel 2023, grazie in gran parte a un paio di operazioni che hanno coinvolto i marchi di lusso come Valentino e il Gruppo Florence.

1.181 è il numero delle transazioni italiane registrate nel 2023, in calo del 10% rispetto al 2022 ma ancora ben al di sopra dei livelli pre-pandemia, un segnale che la fiducia degli investitori è ancora relativamente alta. Sebbene il valore complessivo delle operazioni di M&A per il 2023 (63,3 miliardi di euro) abbia segnato un calo del 42% rispetto ai 108,3 miliardi di euro del 2022, bisogna ricordare come il dato del 2022 sia stato influenzato dall’acquisizione da 42,7 miliardi di euro di Atlantia da parte di Blackstone e Edizione. Escludendo questa operazione davvero unica per dimensione e valore, la performance del 2023 appare meno negativa, con una contrazione meno importante rispetto ai dati dell’anno precedente.

“La sostanziale tenuta del mercato nello scorso anno è stata alimentata, in parte, dal forte interesse dei fondi di private equity nel settore delle telecomunicazioni, riflettendo gli sforzi dell’Italia per colmare il divario digitale, e per quello del lusso, da sempre uno dei settori di eccellenza del nostro paese.” Ha commentato Francesco Gatti (in foto, a destra), Equity Partner di Gatti Pavesi Bianchi Ludovici.

“Al momento assistiamo a diversi segnali provenienti dal mercato M&A italiano che lasciano pensare che il 2024 sarà un anno di ripresa, soprattutto se i tassi di interesse inizieranno a normalizzarsi”. Ha aggiunto Carlo Pavesi (in foto, a sinistra), Equity Partner di Gatti Pavesi Bianchi Ludovici.

Il calo su base annua rispecchia una tendenza europea, dove abbiamo assistito a cali simili sia in termini di volume che di valore delle transazioni. L’Europa, incluso il Regno Unito, ha registrato un calo dell’11% nel volume e una diminuzione del 28% nel valore delle transazioni nel 2023, raggiungendo 13.157 operazioni per un valore complessivo di 641,2 miliardi di euro.

Anche il settore del private equity ha registrato un calo delle operazioni. Il valore di 38 miliardi di euro di acquisizioni equivale a un calo del 47% rispetto ai 72,1 miliardi di euro del 2022, riflettendo la difficoltà che i grandi investitori hanno dovuto affrontare nell’ottenere il debito per le operazioni più significative.

Sebbene l’economia italiana sia ancora in ripresa, il “cauto ottimismo” è sì un luogo comune, ma appropriato. Ci sono molte ragioni per essere ottimisti considerato il dinamismo del mercato dell’M&A italiano che continuerà ad essere in controtendenza rispetto all’attuale situazione macroeconomica poco brillanto, proprio come ha fatto finora.

nicola.dimolfetta@lcpublishinggroup.it

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