Penale, fiscale, lavoro: l’intervista ai fondatori di Nomosophy
Nomosophy è il brand sotto cui si sono unite, a gennaio, gli studi indipendenti dei penalisti Andrea Orabona e Giovanni Tucci, del giuslavorista Giovanni De Donno e del fiscalista Emanuele Chiarini (nella foto). I quattro si conoscevano e collaboravano da qualche anno. Ma il mercato, soprattutto quello delle piccole e medie imprese, oggi richiede competenze integrate e trasversali, strutture snelle e assistenza day-by-day.
Di qui la formula Nomosophy. Una boutique multidisciplinare; anzi, tridisciplinare: diritto penale, diritto tributario e diritto del lavoro sono le competenze core. «Le sinergie che abbiamo già sperimentato collaborando in questi anni sono strettissime» spiegano gli avvocati a Legalcommunity. L’avvocato Giovanni De Donno si è sempre occupato di diritto del lavoro datoriale, collaborando in passato anche con studi come Ashurst e Menichino, per poi mettersi in proprio. Viene invece dallo studio Salvaderi il commercialista Emanuele Chiarini, specializzato in fiscalità nazionale e internazionale. E poi ci sono i penalisti: Giovanni Tucci, che ha ereditato lo studio che prima era stato del nonno, e che presta al nuovo progetto la sede storica di via Baracchini 2, vicino Piazza Diaz, ristrutturata per l’occasione; e Andrea Orabona, che durante la sua carriera ha costituito il dipartimento penale dello studio Mondini Rusconi (oggi Mondini Bonora Ginevra), per poi scegliere di fondare il suo studio; che oggi converge in Nomosophy insieme a quelli degli altri soci.
«Più che di network, termine che non mi piace, direi che siamo uno studio legale tributario» spiega Orabona. «Tutte le materie di cui ci occupiamo si prestano a interconnessioni sostanziali. Il lavoro comunica con il penale in ambito whistleblowing, ad esempio: le società che si affidano a Giovanni (De Donno, ndr) nella gestione delle risorse umane, poi si potranno affidare a noi penalisti per l’implementazione di modelli organizzativi e sistemi di compliance, o per comporre gli odv». «E lo stesso discorso vale per il fiscale – aggiunge Tucci -. Per quanto le aziende possano avere spesso un loro commercialista di fiducia, averne uno di riferimento, che condivide la tua visione, aiuta. E ovviamente è indispensabile nei processi, sia per reati tributari in senso stretto che nella consulenza che diamo in sede processuale, ad esempio in materia di bancarotta».
Lo studio conta a oggi 12 professionisti: nei prossimi mesi è previsto qualche innesto diretto a rinforzare ognuno dei tre dipartimenti. «Con un focus particolare su un avvocato tributarista, indispensabile per permetterci di seguire anche il contenzioso tributario» spiega Chiarini.
Per il resto, le practice sono già abbastanza sinergiche e complementari da non richiedere l’integrazione di altre competenze nell’immediato. O quasi: lo studio ha infatti stipulato un accordo di partnership con l’insegna vicentina Casa & associati, che implementerà le competenze in diritto civile e societario.
«Vogliamo essere uno studio multidisciplinare ma organizzato come una boutique» afferma De Donno. «E quindi con i clienti che si interfacciano sempre con i soci di riferimento, senza meccanismi di “deleghe a cascata” che arrivano fino ai praticanti». «I nostri servizi sono rivolti alle pmi, e in particolare a quelle già dotate di una struttura manageriale interna, di un modello 231 o whistleblowing, così che tutti i nostri ambiti possano essere coinvolti anche nella gestione ordinaria della società» conclude Orabona.