Pedersoli vince al Tar in materia di accesso civico generalizzato

È stata annullata dal Tar del Lazio la nota con cui il ministero della Cultura aveva dato il ‘via libera’ a conoscere l’elenco delle opere d’arte appartenute a Gianni Agnelli e ai suoi eredi. I giudici amministrativi hanno accolto il ricorso presentato da John, Lapo e Ginevra Elkann, nipoti dell’Avvocato, assistiti dallo studio Pedersoli, con un team guidato dagli equity partner Caro Re (in foto a sinistra) e Sergio Fienga (in foto a destra) e composto dal junior partner Tommaso Ricolfi e dall’associate Marco Di Lorenzo

A chiedere la consultazione era stato, avvalendosi dell’istituto dell’accesso civico generalizzato, un giornalista di ‘Report’.

Il team legale di Pedersoli, fra l’altro, aveva sollevato il problema della tutela della sfera di riservatezza delle persone interessate e della conservazione dei beni in questione, oltre al fatto che la richiesta fosse “non proporzionata rispetto allo scopo tipico dell’accesso civico generalizzato”.

nicola.dimolfetta@lcpublishinggroup.it

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