L’AVVOCATO DELL’ANNO
Doveva essere l’anno della grande frenata. Qualcuno parlava già di recessione. Doveva essere l’anno segnato dalla crisi energetica e dagli effetti collaterali delle tensioni geopolitiche. Doveva essere un anno complesso, anche per gli studi legali d’affari che, invece, nonostante le prime avvisaglie di un cambio di passo congiunturale hanno affrontato la transizione giocando in attacco e puntando sul rafforzamento delle loro organizzazioni, sulla valorizzazione dei talenti, su nuovi mercati, l’innovazione e sulla costruzione di modelli operativi strategicamente orientati a una ridefinizione in chiave olistica della propria offerta di servizi.
Sono tempi difficili che richiedono capacità progettuale ai loro protagonisti. E non è un caso, quindi, che buona parte dei profili che proponiamo nello speciale L’Avvocato dell’Anno alla fine di questo 2023 appartengano a professionisti che sono riusciti a interpretare al meglio queste sfide e che, di conseguenza, hanno agito da propulsori per la competitività delle organizzazioni che guidano o di cui sono parte.
Il podio
Nelle prime tre posizioni troviamo i soci fondatori di tre progetti relativamente “recenti”. E forse non è un caso. Francesco Gatti, l’Avvocato dell’Anno 2023, è il cofondatore di Gatti Pavesi Bianchi Ludovici, studio nato di fatto nel 2016 e arrivato al suo assetto attuale dopo una serie di passaggi evolutivi essenziali (l’ultimo e fondamentale è stato l’integrazione di Ludovici Piccone & Partners e la storica decisione di aprire al tax) che lo hanno portato a diventare la più importante super boutique nazionale; Filippo Troisi è il co-fondatore della più “giovane” delle insegne del magic circle italiano, Legance (nata a fine 2007 con una chiara ambizione istituzionale), che oggi rappresenta un benchmark di riferimento per buona parte delle organizzazioni attive in questo comparto; Bruno Gattai che, subito dopo aver tagliato il traguardo dei dieci anni con la sua insegna indipendente Gattai Minoli Partners, si appresta a cominciare il 2024 dando vita assieme ai soci di Pedersoli e a un gruppo di professionisti ex BonelliErede guidato da Carlo Montagna, a una nuova organizzazione di stampo full service con 350 professionisti e più di 60 soci. La fotografia di questo 2023, quindi, ci racconta un mercato in movimento, dove la morfologia del settore cambia i suoi confini e ridefinisce il proprio assetto cardinale.
Diversity
Tra i maggiori segnali di cambiamento che emergono da questa edizione dello speciale, c’è anche un importante aumento della presenza di donne che sono arrivate a essere quasi il 20% dei profili sotto la lente (in linea con il numero di partner avvocate presenti all’interno dei primi 50 studi legali d’affari per fatturato attivi in Italia: si veda il numero 201 di MAG). Molte le conferme, come Gabriella Covino, socia di riferimento per Gianni & Origoni; Stefania Radoccia, numero uno di EY Slt che ormai è il primo studio in termini di ricavi attivo nel Paese; Sara Biglieri, super lawyer del contenzioso di Dentons; o Laura Orlando, managing partner e fondatrice della practice italiana di Herbert Smith Freehills. Ma tante, anche le new entry, tra cui possiamo ricordare Eliana Catalano che da gennaio 2024 sarà la prima avvocata italiana a diventare managing partner di un grande studio indipendente di matrice nazionale; Monica Colombera, colonna della nomenklatura di Legance e punto di riferimento del mercato finance ed energy; così come Paola Colarossi, anche lei prima avvocata italiana a ricoprire il ruolo di managing partner nella sede locale della law firm globale Baker McKenzie.
Statistiche
Anche quest’anno, i cinquanta nomi inclusi nella classifica appartengono prevalentemente a professionisti nel pieno del proprio percorso di carriera. Il 60% dei profili appartiene a cinquantenni, il 26% a sessantenni e la restante parte a quarantenni. I profili dei settantenni e over 70 non sono stati presi in considerazione per convenzione. Il più giovane in elenco è il managing partner di Freshfields, Francesco Lombardo. Mentre il più senior è il fondatore dello studio CastaldiPartners, Enrico Castaldi.
La distribuzione degli avvocati e delle avvocate in lista è risultata sostanzialmente paritetica tra realtà italiane (51%) e internazionali (49%).

1 – Francesco Gatti
Gatti Pavesi Bianchi Ludovici
+3
59 anni
Il responsabile
L’avvocato è uno dei soci fondatori dello studio Gatti Pavesi Bianchi Ludovici (Gpbl), una delle insegne più attive sulla scena del mercato dei servizi legali d’affari nazionale. Assieme ai suoi soci è da tempo al lavoro sulla costruzione di un’organizzazione professionale che riesca a fare coesistere un approccio contemporaneo al mercato con i pilastri di una cultura forense classica. Lo studio Gpbl guarda, senza farne troppo mistero, a modelli americani come Wachtell Lipton Rosen & Katz o Cravath Swaine & Moore capaci di un posizionamento di massimo livello in settori chiave come il corporate m&a e il contenzioso. Un concetto che Gatti ama ripetere, e al quale informa il suo modus operandi è quello di «responsabilità». È lì, dice, che si sostanzia il valore aggiunto che un avvocato e uno studio legale sono in grado di fornire ai loro assistiti. Anche nel 2023, l’avvocato si è confermato uomo chiave delle principali partite societarie e finanziarie, dopo un 2022 che ha visto partire il consolidamento dello studio e del suo operato anche a livello internazionale. Storicamente al fianco di società come Tim e Generali, è coinvolto in prima persona (ogni giorno a ogni meeting), con i più importanti manager italiani in operazioni di rilevanza strategica per lo sviluppo economico del sistema Paese, che hanno poi a cascata una rilevanza e impatto a livello europeo. In questi giorni, per esempio, è al fianco di Tim per l’offerta vincolante sulla rete. Advisor non solo legale ma strategico per tutto il business. Insieme a Carlo Pavesi, sono tra i pochi avvocati in grado di supportare i clienti a tutto tondo, in operazioni di mercato e anche nelle principali cause giudiziali. Per ricordarne una soltanto, si pensi all’assistenza fornita a Blackstone in quella che i giornali hanno fatto passare alla storia come la “battaglia di via Solferino”. Ricordiamo anche che Francesco Gatti è stato al fianco di Generali nella nomina del CdA e ancora oggi nella gestione della governance e dei rapporti tra gli azionisti della società. Ha contribuito alla costruzione di una squadra di giovani professionisti di grande talento che contribuiscono alla crescita dello studio portandolo avanti nel rispetto di tre valori imprescindibili: la responsabilità (verso i clienti e verso i colleghi) di cui abbiamo detto; innovazione, che vuol dire pensare fuori dagli schemi per ottenere il massimo da ogni operazione; e competenza che si traduce nella massima attenzione alla qualità del lavoro, qualunque sia il valore e la rilevanza di una pratica: se si fa si deve fare nel migliore dei modi. Poliedrico, uomo squadra e da sempre attivo in prima persona nel campo del sociale, Francesco Gatti è l’Avvocato dell’Anno 2023 per MAG e Legalcommunity.it.

2 – Filippo Troisi
Legance
=
58 anni
Il leader
È considerato uno dei grandi rainmaker presenti sul mercato: gli uomini della pioggia, quelli che fanno arrivare i deal che contano sulle scrivanie degli avvocati dello studio. Visione, leadership, autorevolezza e network sono gli elementi in cui si sostanzia la chimica delle sue performance annuali che, anche nel 2023, sono state tra le più elevate nel settore. Il co-fondatore di Legance, infatti, ha guidato il team dello studio che ha assistito Lutech nell’acquisizione di Atos Italia; così come ha agito al fianco di Permira nell’acquisto di una quota di maggioranza del Gruppo Florence; ovvero ha coordinato il pool di professionisti che per San Quirico ha lavorato all’acquisizione di Minerva Hub. Sul piano strategico ha messo a punto l’operazione con cui lo studio ha ulteriormente rafforzato la sua capacità d’azione nel tax prendendo i partner Andrea Silvestri, Matteo Fanni e Giulio Mazzotti, tutti ex BonelliErede, assieme a un team di circa quindici professionisti.

3 – Bruno Gattai
Gattai Minoli Partners
+4
64 anni
L’ariete
A dieci anni dalla fondazione di Gattai Minoli Partners, l’avvocato ha voluto fortissimamente realizzare un progetto trasformativo. Così è nata l’idea di creare PedersoliGattai fondendo lo studio con un’altra delle più autorevoli insegne del mercato, Pedersoli, e un team di ex BonelliErede guidato da Carlo Montagna. L’idea è diventata realtà lo scorso 26 settembre e sarà pienamente operativa da gennaio ’24. I suoi soci, Carlo Pedersoli e Montagna, hanno pubblicamente dichiarato che senza la sua caparbia ostinazione sarebbe stato difficile chiudere il cerchio. Lo hanno definito “un ariete”. Il risultato del loro comune impegno sarà un grande studio indipendente con più di 350 professionisti, 63 soci e oltre 120 milioni di fatturato aggregato: per cominciare. Un’impresa unica, che il prossimo anno dovrà sostenere il test del mercato ma che già ha fatto capire in quale categoria intende giocare affiancando Gip nella vendita del 50% di Italo a Msc.
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