Greggio per l’omologa del concordato di Emaprice

E.ma.pri.ce., società con sede a Possagno (TV) operativa nel settore dell’edilizia civile, dei restauri, delle infrastrutture e delle pavimentazioni speciali, ha ottenuto in data 9 ottobre 2023 dal Tribunale di Treviso l’omologazione del concordato preventivo presentato nel luglio del 2022.

Nella procedura concordataria Emaprice è stata assistita dagli advisor legali Marco Greggio e Filippo Greggio dello studio Greggio avvocati d’impresa di Padova, dagli advisor economico-finanziari Franco Olivetti e Nicola Zampieri di Treviso nonché dell’attestatore del piano Gianluca Vidal di Mestre. Il commissario giudiziale nominato dal Tribunale è il commercialista di Treviso Giovanni Francescon, mentre giudice delegato è il magistrato Petra Uliana.

Il piano

A fronte di un passivo di oltre 80 milioni, nel luglio del 2022 la società ha presentato la domanda di concordato preventivo in continuità aziendale ex art. 186 bis legge fallimentare, con previsione dell’intervento di AMG (società riconducibile a Bruno Zago, patron del gruppo Pro-Gest) quale accollante dell’onere concordatario e con previsione della cessione dell’intero capitale sociale di Emaprice ad AMG a seguito dell’omologa.

La procedura è stata molto articolata e nel corso della stessa la società aveva ottenuto lo scioglimento ex art. 169 bis legge fallimentare di svariati contratti d’appalto pendenti con enti pubblici divenuti del tutto antieconomici a causa delle criticità legate alla pandemia da Covid-19 (le difficoltà di approvvigionamento dei cantieri e l’aumento esponenziale del costo delle materie prime), mantenendo per la continuità i contratti d’appalto che garantivano una marginalità positiva a beneficio dei creditori.

La proposta formulata dalla Emapirce prevede la suddivisione dei creditori in cinque classi ed il Tribunale di Treviso, in applicazione del c.d. “cram down fiscale” previsto dall’art. 180 quarto comma legge fallimentare stante la sussistenza dei relativi presupposti, ha omologato il concordato preventivo rigettando le opposizioni dell’Agenzia delle Entrate e di un altro creditore opponente, rilevando peraltro l’indubbia convenienza per i creditori dello scenario concordatario rispetto a quello fallimentare.

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