PwC TLS vince in Cassazione in materia di “Tobin tax” nelle riorganizzazioni di fondi
PwC TLS avvocati e commercialisti, con un team composto dagli avvocati cassazionisti Carlo Romano (leader della practice italiana di tax controversy dello studio), Flaminia Ferrucci e Daniele Conti, coadiuvati dall’avvocato Flavia Guglielmi, hanno assistito con successo il gruppo tedesco DZ Bank / Union Investment in un complesso contenzioso avente ad oggetto il rimborso della c.d. Tobin tax (imposta sulle transazioni finanziarie) applicata in un contesto di riorganizzazione tra fondi finalizzata alla diversa ripartizione di piani di investimento offerti dalla medesima Sgr.
Il team ha assistito il gruppo sin dalla presentazione dell’istanza di rimborso, rispetto alla quale l’Agenzia delle Entrate aveva serbato iniziale silenzio, e a cui avevano fatto seguito due sentenze favorevoli ottenute dagli stessi professionisti nei gradi di merito. Con il ricorso per cassazione, l’Agenzia delle Entrate ha insistito sulla fondatezza della pretesa tributaria, che era stata però esclusa in primo e secondo grado sulla base di varie considerazioni. Di queste, due argomentazioni hanno inciso maggiormente sulla decisione della corte di legittimità: l’assimilabilità dell’operazione descritta ad una scissione tra fondi e, parallelamente, la circostanza che questi ultimi, facendo capo alla stessa Sgr al pari di patrimoni separati della stessa, non avrebbero potuto vestire i ruoli di cedente e cessionario come in un consueto trasferimento, impedendo dunque la configurabilità dell’elemento traslativo richiesto dalla norma impositiva (articolo 1, comma 491, della legge 228 del 2012).
Affermando tale principio a chiare lettere per la prima volta nella giurisprudenza di legittimità, la sentenza n. 27265/2023 ha così respinto il ricorso erariale (pur supportato, nelle sue conclusioni, dal procuratore generale), concludendo, in aderenza alle pronunce di merito, per la spettanza del rimborso dell’imposta in quanto non dovuta ab origine.