Credito d’imposta r&d, Pirola vince in Cassazione per Micron Semiconductor Italia

Lo studio Pirola Pennuto Zei & associati ha ottenuto un’importante vittoria in Cassazione per Micron Semiconductor Italia contro l’Agenzia delle Entrate, in una controversia relativa al rimborso di maggiori imposte pagate per mancato utilizzo in compensazione del credito di imposta per attività di ricerca e sviluppo.

In conformità a quanto dedotto da studio Pirola, la Corte di Cassazione ha confermato che il credito di imposta per attività di ricerca e sviluppo spetta al contribuente che abbia svolto siffatte attività su commissione di soggetto avente sede in un Paese dell’Unione Europea, anche nel caso in cui quest’ultimo abbia agito mediante stabile organizzazione collocata in un Paese extra-UE (nel caso di specie, la Svizzera). A tal fine, infatti, è sufficiente che ricorra il requisito, in via alternativa, della residenza o della semplice localizzazione del committente in uno Stato dell’Unione, ovvero in uno Stato aderente all’accordo sullo spazio economico europeo o che consenta all’amministrazione finanziaria un adeguato scambio di informazioni.

Con l’ordinanza della Cassazione, Pirola ha ottenuto il riconoscimento definitivo in favore della società del rimborso delle maggiori imposte pagate per effetto del prudenziale mancato utilizzo in compensazione del credito d’imposta e la condanna dell’Agenzia delle Entrate alla refusione delle spese di lite.

Lo studio ha agito innanzi alla Suprema Corte con un team guidato dal partner Tonio Di Iacovo (nella foto) coadiuvato dalla senior associate Benedetta Rossi e dall’associate Apollonia Musio, mentre nei precedenti gradi di merito la società contribuente era stata assistita dal partner Giuseppe Borra e dalla senior associate Nilde Cardo.

redazione@lcpublishinggroup.it

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