PwC TLS per la transazione fiscale della Sampdoria

Il team di fiscalità della crisi d’impresa di PwC TLS, guidato da Giulio Andreani (nella foto), ha ottenuto l’approvazione da parte dell’Agenzia delle Entrate (e in particolare dei dirigenti e dei funzionari della direzione provinciale di Genova, facenti capo a Michele Mollero, e della direzione regionale della Liguria, diretta da Luisa Giordano) della proposta di transazione fiscale relativa al club calcistico UC Sampdoria.

Nello specifico, l’accordo ha avuto a oggetto debiti fiscali pari a circa 50 milioni di euro, dovuti al mancato pagamento di imposte e tasse da parte della precedente gestione, che sono stati oggetto di un accordo mediante il quale la società ha concordato con l’Agenzia delle Entrate una falcidia del 65% dei debiti (ridotti quindi da 50 a circa 17 milioni di euro), prevedendo il pagamento del residuo importo di diciassette milioni con una dilazione di 10 anni.

Il trattamento del debito ha svolto un ruolo fondamentale nel risanamento della Sampdoria, poiché rappresentava una delle condizioni necessarie all’intervento dei nuovi investitori in procinto di acquisire il club dall’ex proprietario Massimo Ferrero. L’accordo raggiunto consente inoltre all’Agenzia delle Entrate di recuperare somme notevolmente superiori a quelle che sarebbero state riscuotibili in caso di fallimento della società; ai creditori del club di evitare l’integrale mancato incasso dei crediti; ai dipendenti della società di conservare i loro posti di lavoro; e all’erario di risparmiare i costi di tutti quegli oneri sociali (cassa integrazione, mobilità, mancata percezione di imposte future) che sarebbero stati dovuti in caso di mancato accordo.

Si tratta della prima transazione fiscale di una squadra di calcio di serie A e di serie B approvata dall’Agenzia delle Entrate, peraltro nel tempo record di soli tre mesi a fronte di un periodo medio di approvazione di circa nove mesi. Si tratta infine di un accordo innovativo in quanto approvato nel corso di un percorso, quello di composizione negoziata della crisi, che esclude di per sé un accordo con il fisco. Per questo, è stato raggiunto combinando la composizione negoziata e l’accordo di ristrutturazione dei debiti.

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