Tribunali e CCII. Crollano i fallimenti, ma le procedure non diminuiscono: i dati del Q2 2023
Le nuove liquidazioni giudiziali (introdotte dal Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza – CCII entrato in vigore nel luglio 2022) stanno progressivamente rimpiazzando le ormai vecchie procedure fallimentari nelle corti italiane. Ma, ad oggi, non si registra ancora quel calo complessivo delle procedure che era nelle intenzioni del legislatore del nuovo CCII.
A testimoniarlo è l’Osservatorio Cherry Sea della startup fintech Cherry, che ha analizzato i dati delle prime venti sezioni fallimentari delle corti italiane per volume di attività (Bari, Bergamo, Bologna, Brescia, Busto Arsizio, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Milano, Modena, Monza, Napoli, Padova, Roma, Torino, Treviso, Venezia, Verona e Vicenza) nel secondo trimestre 2023.
Nel Q2 +5% di procedure concorsuali. Sempre meno i nuovi fallimenti; ma 24mila continuano a ingolfare le corti
Tra aprile, maggio e giugno, infatti, sono state incardinate 990 nuove procedure concorsuali (quindi sia liquidazioni giudiziali che fallimenti) in Italia: in aumento del 5% rispetto allo stesso periodo del 2022, ma in lieve calo rispetto alle 1.072 del trimestre precedente (che a sua volta aveva fatto registrare un aumento del 4% rispetto al 2022).

Di queste 990 procedure, 943 sono liquidazioni giudiziali, a fronte di soli 47 fallimenti. Prosegue dunque il crollo dello strumento fallimentare, rimpiazzato dalla liquidazione giudiziale e ormai applicabile a una cerchia di casi sempre più ristretta: rispetto al Q2 del 2022 il calo è del 95%, a rinforzare il trend iniziato nel primo trimestre del 2023, in cui i nuovi fallimenti erano stati 218 (-78% sull’anno precedente). Rimangono comunque in tutta Italia oltre 23.997 fallimenti pendenti (4.584 a Roma, 2.954 a Milano e 1.529 a Bari)
Tribunali, Roma in testa per nuove procedure; Milano si conferma il più veloce
Ragionando su base geografica, il primo tribunale per numero di nuovi procedimenti aperti è quello di Roma, con 171 nuove pratiche (+12% sul 2022), seguita da Milano (164) e Torino (63). In coda ci sono invece le sezioni di Busto Arsizio e Genova, con 22 nuovi procedimenti ciascuna.
Le sezioni romane sono invece al secondo posto per pratiche evase (220, in calo del 14% sul 2022). Su questo fronte i giudici più virtuosi sono quelli milanesi, che tra aprile e giugno hanno portato a conclusione 324 procedure (solo in lieve calo rispetto alle 337 dell’anno precedente). Grandi i balzi di Firenze (+79% di pratiche risolte) e Napoli (+52%), mentre frenano bruscamente Verona (-40%, da 82 a 49 pratiche evase), Bologna (-35%) e Venezia (-34%). Fanalino di coda per procedimenti conclusi è il tribunale di Genova: sono solo 32, in calo del 14% sul 2022.