Società madre estera e doppia imposizione, Pirola vince in Cassazione per Teleperformance
Pirola Pennuto Zei & associati ha assistito con successo Teleperformance France contro l’Agenzia delle Entrate innanzi alla Corte di Cassazione.
In conformità a quanto sostenuto dallo studio, la Cassazione ha affermato con l’ordinanza n. 19787/2023 il principio di diritto secondo cui, in tema di imposte sui dividendi azionari corrisposti da società figlia residente in Italia a società madre residente in Francia, il credito di imposta previsto dalla Convenzione Italia-Francia contro le doppie imposizioni non è escluso dal riconoscimento dell’esenzione dalla ritenuta prevista dalla direttiva madre-figlia n. 453/1990, atteso che questo secondo beneficio non elimina necessariamente il rischio di doppia imposizione economica, né di violazione del principio di neutralità fiscale. Affinché il rischio della doppia imposizione sia eliminato è necessario che i dividendi distribuiti dalla società figlia italiana alla società madre francese siano inclusi nel reddito imponibile di quest’ultima in Francia, senza necessità di accertare se nel concreto lo Stato estero abbia assoggettato quel reddito ad una particolare aliquota.
La Corte di Cassazione ha, di conseguenza, accolto il ricorso della contribuente e rinviato la questione al giudice di merito.
Pirola Pennuto Zei & associati ha agito innanzi alla Suprema Corte con un team guidato dal partner Tonio Di Iacovo (nella foto), coadiuvato dalla senior associate Benedetta Rossi e dall’associate Antonio Fusco, mentre nei precedenti gradi di merito la società contribuente era stata assistita dai partner Anne-Manuelle Gaillet, Guido Guetta e Filippo Momi.