Diniego di VIA, Sticchi Damiani vince per Tozzi Green al CdS

Con sentenza 5019/2023, il Consiglio di Stato ha confermato l’annullamento del diniego di VIA che era stato opposto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri alla realizzazione di un parco eolico di potenza pari a circa 34,5 MW ad opera di Tozzi Green, assistita da Andrea Sticchi Damiani, rigettando dunque l’appello promosso dal Ministero dell’Ambiente, dal Ministero della cultura e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

La pronuncia

Il Consiglio di Stato ha statuito innanzitutto che i provvedimenti resi dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, nell’esercizio del potere previsto dall’art. 5, comma 2, lett. c -bis), della L. 23.8.1988, n. 400, sono pienamente esposti al sindacato del giudice amministrativo.

Nel merito, il Consiglio di Stato ha evidenziato l’illegittimità del diniego in quanto la Presidenza del Consiglio dei Ministri non ha tenuto conto che: l’area di progetto ha destinazione agricola ed è pertanto compatibile ex lege con la realizzazione di impianti rinnovabili (FER); il sito di progetto non intercetta, al pari di altri impianti eolici approvati dall’amministrazione, aree o beni vincolati ex d.lgs. n. 42/2004 né specifiche aree di rispetto individuate dal piano paesaggistico territoriale regionale (p.p.t.r.), neppure ricade in aree di p.p.t.r. di significativo valore ecologico. Inoltre, il Consiglio di Stato ha ritenuto che i criteri utilizzati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per autorizzare o meno gli impianti FER in un determinato territorio, debbano essere uniformi, confermando la piena cogenza dei criteri dettati dal decreto del Ministro dello sviluppo economico del 10 settembre 2010 (le c.d. Linee Guida).

Facendo dunque seguito a recenti sentenze dei Tribunali Amministrativi Regionali su fattispecie analoghe, anche il Consiglio di Stato ha confermato che i giudizi in tema di VIA resi dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri devono essere caratterizzati da profili di oggettività istruttoria e motivazionale in quanto finalizzati al perseguimento dell’unico, avvolgente interesse pubblico proiettato a favorire il rinnovo delle fonti energetiche e la produzione di energia secondo modalità che garantiscano anche la tutela dell’ambiente e, comunque, consentano il raggiungimento dell’obiettivo eurounitario di incremento delle fonti di energia rinnovabile.

redazione@lcpublishinggroup.it

SHARE