Cocuzza&associati, da Percassi arriva Pietro Minaudo

di giuseppe salemme

«È il segno che siamo nel mercato, che lo presidiamo e che vogliamo continuare a farlo». A parlare è Claudio Cocuzza, fondatore dello studio Cocuzza & associati. Il “mercato” è quello dell’assistenza legale, in particolare nel settore retail/real estate. E il “segno” a cui l’avvocato fa riferimento è un lateral hire di peso, che MAG ha la possibilità di annunciare in anteprima.

A fare il suo ingresso in studio, in qualità di of counsel, è Pietro Minaudo (nella foto); che lascia così la direzione legal, corporate e compliance del gruppo Percassi (pur mantenendo i ruoli negli odv delle società del gruppo e rimanendone consulente).

Un ritorno alla libera professione per l’avvocato milanese, dopo una carriera inhouse quasi ventennale. Iniziata in Autogrill, dove in sette anni era arrivato a ricoprire la carica di head of corporate & legal per l’Europa; proseguita in Saes Getters, di cui è stato general counsel per tre anni. E poi in Percassi, dove negli scorsi nove anni ha coordinato la regia legale di progetti quali lo sviluppo di Kiko Milano, il franchising di brand come Nike, Gucci e Victoria’s Secret, la consulenza commerciale e di diritto sportivo per l’Atalanta.

Assicurarsi la collaborazione dell’ex general counsel di un importante player del settore retail, da sempre ambito di specializzazione dello studio Cocuzza, è sicuramente una prova di forza per lo studio, che quest’anno festeggia il trentennale dalla fondazione. Ma i lateral non si fermeranno qui. L’avvocato Alessandro Barzaghi, nominato managing partner due anni fa, ha gli occhi puntati verso l’estero.
Lo studio è già parte di diversi network internazionali; e nel 2020, con l’ingresso dell’avvocato Eva Knickenberg-Giardina e del suo team, ha istituito il German desk. In quest’ottica, l’arrivo di un professionista abituato a lavorare in realtà dal respiro internazionale come Minaudo può garantire un ulteriore balzo in quella direzione.

Per Minaudo, d’altro canto, la scelta di lasciare le vesti di legale d’azienda per approdare in Cocuzza & associati significa certo mettere a frutto i vent’anni di esperienza in house, ma anche mettersi nuovamente in gioco. Un approccio che è anche un po’ il leitmotif della sua carriera, che l’avvocato ha ripercorso con MAG nei suoi momenti più significativi. A partire dalla pratica forense, svolta presso lo studio milanese Sciumé (oggi SZA). «Lo studio investiva molto sulla formazione multidisciplinare dei praticanti, e permetteva di fare esperienza in tutti i settori del diritto in cui operava. Poi, mettendo a frutto la prima parte di pratica forense svolta a Londra e le mie buone conoscenze di inglese e common law, nei primi anni da avvocato mi focalizzai molto sul diritto commerciale internazionale, oltre che in generale sul diritto societario».

Come è avvenuto il passaggio in-house?

Tra i clienti dello studio c’era Autogrill: due giorni a settimana lavoravo in secondment nei loro uffici per curare la contrattualistica. Lì cominciai a conoscere il mondo delle aziende. Era l’anno in cui arrivò Gianmario Tondato alla guida della società, che viveva un periodo di grande espansione all’estero; così, mi offrirono di entrare a far parte della loro organizzazione, in quanto mi reputavano avere la forma mentis adatta.

Accettò subito?

I colleghi in studio mi dissero di pensarci bene: in quegli anni, il passaggio dalla professione all’azienda non era così usuale come è oggi. Ma ero fortemente attratto dalla opportunità di poter seguire in prima persona l’intero processo decisionale dei progetti di sviluppo di un’azienda, dai non-disclosure agreement fino al closing, e stare a contatto con top management e con le funzioni di business. E quindi accettai la sfida, anche perché, da avvocato abilitato, avevo le porte della libera professione comunque sempre aperte.

Col senno di poi, quelle porte non le ha varcate per molto tempo… Autogrill era l’ambiente ideale per un giovane avvocato orientato al business. Cominciai da collaboratore del direttore legale e in poco tempo scalai le gerarchie..

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redazione@lcpublishinggroup.it

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