GPD vince per Solstice in appello a Firenze

Lo studio GPD, con Andrea Gemma (nella foto a sinistra) e la collaborazione di Domenico Massimo Vetere (nella foto a destra), ha assistito Solstice Ownership 7 alla Corte d’appello di Firenze.

La pronuncia, che ha rigettato il gravame avversario, ha affrontato il tema dell’inadempimento del terzo datore di ipoteca. Sul punto, i giudici hanno osservato che “un conto è il diritto all’ipoteca, altro è l’iscrizione dell’ipoteca. Se è vero infatti che, a norma dell’art. 2808, secondo comma, c.c., l’ipoteca si costituisce mediante iscrizione nei registri immobiliari – e ciò in quanto gli effetti essenziali dell’ipoteca si manifestano di fronte ai terzi, e di fronte ai terzi essa è efficace solo dopo l’iscrizione – ciò non significa che il diritto non esista prima dell’iscrizione, che non può aversi senza un titolo” ed ancora che “il diritto di iscrivere ipoteca, e quindi il titolo per poter procedere all’iscrizione, era già stato costituito” in favore della parte mutuante e l’accordo “è da interpretare non come preliminare di costituzione di ipoteca ma come vero e proprio atto costitutivo del diritto di ipoteca”.

Interessante, poi, che la Corte abbia rilevato la carenza di prova del dedotto inadempimento costitutivo del lamentato danno e del nesso eziologico tra inadempimento e danno lamentato, tenuto conto del fatto che la terza datrice di ipoteca è estranea al rapporto di finanziamento.

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