Appalti, fees e “overcommission”: Eversheds vince per Carat Italia al TAR Bologna

Il team di administrative & energy regulatory di Eversheds Sutherland Italia guidato dal partner Giuseppe La Rosa (nella foto), supportato dal senior associate Gianluigi Delle Cave, ha assistito l’agenzia media Carat Italia nel giudizio promosso avanti al TAR Emilia Romagna – Bologna relativamente alla gara indetta da APT Italia (azienda di promozione turistica dell’Emilia Romagna) per l’affidamento triennale di servizi di pianificazione, acquisto, gestione e monitoraggio di spazi e tempi pubblicitari su mezzi offline e online, avente importo a base d’asta pari a 15 milioni di euro.

L’azienda seconda classificata aveva infatti presentato ricorso contro l’aggiudicazione dell’appalto.

La pronuncia

Il TAR Bologna, con sentenza n. 838 del 25 ottobre 2022, ha elaborato sul delicato rapporto tra le cd. “fees di agenzia” e le cd. “overcommission” ottenute dalle concessionarie pubblicitarie a fronte delle intermediazioni effettuate e, in particolare, sul ruolo di quest’ultime ai fini della sostenibilità economica della offerta.

Nel dettaglio, con una pronuncia del tutto inedita sul punto, i giudici amministrativi, accogliendo la tesi di Eversheds, hanno affermato che le overcommission, sebbene non siano corrispettivi erogati dalla stazione appaltante, né vengano computate ai fini della individuazione della base d’asta, assumono rilievo quali elementi dirimenti ai fini della valutazione della anomalia dell’offerta, a nulla rilevando che si tratta del prezzo di prestazioni erogate sulla base di accordi commerciali non ancora stipulati al tempo della presentazione dell’offerta.

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