Fornitura sistemi diagnostici in vitro: DLA Piper vince al Consiglio di Stato
Lo studio legale DLA Piper ha ottenuto per un gruppo multinazionale attivo nel settore dell’immunoematologia un’importante vittoria al Consiglio di Stato.
Con la sentenza n. 4721 del 9 giugno 2022 i giudici di palazzo Spada hanno infatti rigettato l’appello proposto da un distributore di sistemi diagnostici nel settore dell’immunoematologia avverso la sentenza del TAR Ancona per ottenere l’annullamento dell’aggiudicazione di una gara per la fornitura in service di “un sistema automatico per l’esecuzione di indagini di immunoematologia eritrocitaria con metodologia in micropiastra”.
La Terza Sezione del Consiglio di Stato, accogliendo la tesi difensiva degli avvocati di DLA Piper, ha statuito che l’offerta dell’aggiudicataria è conforme alle richieste del capitolato e che il principio di equivalenza permea l’intera disciplina di gara ed è finalizzato ad evitare che vi siano limitazioni al confronto competitivo per carenze puramente formali. A questo proposito, il Consiglio di Stato ha rammentato che il concorrente che voglia presentare un’offerta equivalente incontra l’unico limite di non poter offrire un prodotto difforme rispetto a quello richiesto dalla gara trattandosi, in questo caso, di un aliud pro alio.
Al contempo, il giudice ha ritenuto inconferente il richiamo al principio di equivalenza fatto dall’appellante con riferimento ad una propria caratteristica, oggetto di un criterio di valutazione tabellare, poiché il criterio di valutazione non determina l’esclusione del concorrente dalla gara ma soltanto l’attribuzione di un punteggio inferiore. Il Giudice ha inoltre affermato che l’appellante non ha fornito un principio di prova in relazione all’asserita sussistenza di alcune caratteristiche tecniche della propria offerta e che la consulenza tecnica d’ufficio, richiesta dall’appellante, non può sopperire alle carenze probatorie di parte.
DLA Piper ha rappresentato la società in tutte le fasi del contenzioso con la partner Giorgia Romitelli (nella foto), supportata dall’avvocato Roberta Moffa.