Sotto la lente: il raddoppio nel tax di Withers

di giuseppe salemme con videoservizio di francesco bonaduce

Il passaggio di Stefano Grilli e del suo team in Withers è stato tra i principali lateral del 2021 nel settore tax. Innanzitutto, per lo standing del professionista che cambiava “casacca”: Grilli, fiscalista e professore associato di diritto tributario internazionale alla Bicocca, nonché senior counsel del Mef nell’ambito del G20, co-dirigeva la practice tax di Gianni & Origoni. Ma la mossa di Withers rivelava una decisa strategia di espansione del team “private clients and tax” guidato da Giulia Cipollini. Che a seguito del lateral è raddoppiato in dimensioni, arrivando a contare 14 professionisti (di cui tre soci) tra le sedi di Milano e Padova; e che di lì a poco è cresciuto anche per linee interne, con la promozione a partner di Roberto Bonomi.

MAG ha incontrato Cipollini, Grilli e Bonomi negli uffici milanesi di Withers, con l’intento di fare il punto sulla strategia tax dello studio.
Collegato da Singapore anche Fernando Gandioli, per spiegarne la prospettiva internazionale. O meglio, l’origine internazionale: perché è solo dall’osservazione delle prassi dei paesi più avanzati che si possono intercettare i nuovi trend (basti pensare alla fiscalità dei crypto-assets o del metaverso, molto più sviluppate in Usa, Uk o Asia). E, se si vuole offrire un’assistenza continua, integrata e di qualità, è in funzione di questi che vanno scelte, e formate, le risorse professionali.

Partiamo dall’inizio, e quindi dal lateral hire. Da quali esigenze nasceva?

Fernando Gandioli (FG): Withers è uno studio storicamente “tributario”: la nostra divisione private clients & tax concentra infatti la percentuale maggiore di revenues a livello globale. Lo studio ha però attuato di recente una decisa strategia di crescita delle altre due divisioni (corporate e contenzioso/arbitrati internazionali), che ha dato molti frutti e molto velocemente: come conseguenza, si è sentita l’esigenza di ampliare nuovamente il supporto tributario. E infatti lo stesso sta avvenendo, in parallelo, nei nostri uffici in Usa e Asia. Alla base di questa strategia c’è però un dato fattuale, e cioè la sempre maggiore concentrazione dei capitali in persone private: che di conseguenza iniziano a comportarsi come se fossero clienti corporate, e a richiedere assistenza legale di alto livello.

E di qui la scelta di Grilli…
Giulia Cipollini (GC): Cercavamo un profilo dai forti connotati internazionali: il mindset e il curriculum di Stefano erano perfetti.

Stefano Grilli (SG): Avendo sempre collaborato con law firm italiane, ero attratto dall’impostazione maggiormente corporate e internazionale di uno studio come Withers.

A cosa fa riferimento?
SG: Lo stesso concetto di “divisione” su cui si fonda la struttura dello studio è di derivazione aziendale. In più, la nozione di “private clients” adottata dalla nostra divisione comprende non solo i singoli individui ma anche tutti i soggetti corporate non quotati, che in Italia rappresentano la maggior parte del business: pmi e imprenditori, con cui si costruisce un rapporto personale.

Quali sono le principali caratteristiche della vostra division?
GC: Far parte di…

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nicola.dimolfetta@lcpublishinggroup.it

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