Al via Parola Angelini
Legalcommunity l’aveva anticipato circa un mese fa (clicca qui per la news). Ha aperto ufficialmente i battenti a Milano Parola Angelini, nuova insegna legale focalizzata su “energia, infrastrutture, sostenibilità e digitalizzazione” e guidata dai soci fondatori Lorenzo Parola e Fabio Giuseppe Angelini (entrambi nella foto). Insieme a loro, gli of counsel Gianluca Grea, Andrea Leonforte, Rosaria Arancio e Mariella Mauriello.
“Una nuova firm nel panorama legale italiano che si focalizza su settori specialistici che richiedono competenze professionali verticali ed eccellenti e un consolidato track-record di successo su operazioni complesse e market-first, con la transizione ecologica, PNRR e nuove tecnologie come catalizzatori della crescita”, così recita la nota stampa diffusa dallo studio, che si pone come obiettivo quello di accompagnare imprese, fondi infrastrutturali, attori nel settore pubblico, operatori finanziari e fintech nella “metamorfosi economica e della ripartenza del sistema Paese”.
Entrambi gli avvocati fondatori possono infatti contare su una lunga esperienza nella consulenza legale nel settore energy&infrastructure. Lorenzo Parola proviene da Herbert Smith Freehills, studio di cui era partner nonché head delle practice corporate ed energy and infrastructure italiane; Fabio Angelini arriva invece dall’esperienza in Lipani Catricalà & Partners, studio in cui era entrato nel 2020 in qualità di equity partner.
Le dichiarazioni dei fondatori. Parola: “Italia Silicon Valley dell’energia”
“La crisi energetica, complice anche il conflitto russo-ucraino, ha portato ogni realtà a rivedere la propria costituzione e a ripensare ai propri paradigmi in chiave di sostenibilità, sicurezza ed economicità, accogliendo la transizione in atto” spiega il co-fondatore e managing partner Lorenzo Parola. “La nostra scelta di lanciare una nuova realtà è legata al bisogno sempre più presente di rispondere ad esigenze e richieste che toccano temi sensibili non solo per oggi, ma anche nel futuro: dalle fonti rinnovabili al ruolo del gas naturale, dall’idrogeno agli accumuli, dalla coltivazione di idrocarburi fino alla vendita di energia ai clienti finali. Da questo punto di vista credo fortemente che l’Italia sia a tutti gli effetti la ‘Silicon Valley’ dell’energia”.
“Le infrastrutture, di qualunque tipo, rappresentano il principale motore di sviluppo nazionale e richiedono un approccio nello stesso tempo globale e locale” aggiunge il co-fondatore e partner Fabio Giuseppe Angelini. “Gli investimenti e le politiche infrastrutturali dovranno perciò contribuire a rendere il Paese non solo più competitivo e interconnesso, ma anche più resiliente e sicuro. In quest’ottica va la necessità di un servizio di eccellenza a tutti gli interlocutori coinvolti, siano essi pubblici o privati”.