Congresso nazionale forense: da Milano parte una call for ideas
Il Congresso Nazionale Forense è la massima assise dell’avvocatura, è il suo centro politico legislativo: è un’occasione. In particolare l’edizione in programma il prossimo ottobre a Lecce si annuncia particolarmente rilevante. Ma quanto ne sanno gli avvocati? Che sensibilità c’è nei riguardi del Congresso?
In questi giorni, a Milano, è stata avviata una call for ideas mirata proprio a coinvolgere il maggior numero possibile di avvocati spingendoli a sollevare temi e proporre iniziative che possano essere utili alla costruzione dell’avvocatura del futuro.
«Quando abbiamo iniziato a riflettere sul prossimo Congresso Nazionale Forense – dichiara Paola Boccardi Vice Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Milano – ci siamo resi conto a livello istituzionale, come questo appuntamento risuonasse lontano per gli avvocati del nostro foro e ci siamo chiesti il perché e cosa personalmente potessimo fare per risolvere questo problema, per accendere una luce sul tema».
È nata una riflessione allargata, condivisa con altri avvocati e avvocate impegnati all’interno del Consiglio, in associazioni specializzate, in campi molto specifici come il terzo settore, in ambiti più ristretti come il tributario o l’amministrativo, con i giovani, con avvocati che svolgono l’attività nei cosiddetti piccoli studi, così come avvocati appartenenti alle organizzazioni di maggiori dimensioni.
L’iniziativa è stata battezzata proprio Call For Ideas ed è una chiamata alle idee di tutti coloro che hanno a cuore la professione forense e hanno un pensiero sulla sua evoluzione, su ciò che serve, sulla direzione da intraprendere, sulle battaglie da condurre. È un’importante azione di condivisione, basata su riflessioni – di tutti – su proposte, sull’entusiasmo e sulla propositività che Milano può e deve esprimere.
«Se il prossimo Congresso Nazionale Forense – continua Paola Boccardi – sarà un’occasione persa o la vera svolta per la professione lo possiamo decidere solo noi. Tutti. Insieme. Sono solo le idee, le proposte che diventeranno mozioni, le mozioni che diventeranno moniti per il legislatore ad imprimere il cambiamento urgente di cui sentiamo la profonda esigenza. Milano deve avere voce, una voce qualificata, competente e caleidoscopica. Crediamo sia possibile. È questo il nostro impegno».