Gattai Minoli ottiene la certificazione “Carbon Footprint”
Gattai, Minoli, Partners ha concluso con successo il percorso per l’ottenimento della certificazione “Carbon Footprint” ISO 14064 per le sedi di Milano e Roma.
La certificazione è stata rilasciata da Kiwa Italia e ha validato le procedure interne allo Studio atte al contenimento delle emissioni di gas delle due sedi attraverso politiche di intervento che influiscano positivamente sull’ambiente.
Kiwa Italia si identifica oggi come uno tra i primi 10 leader globali nel settore del Testing, delle Ispezioni e delle Certificazioni (TIC). L’obiettivo di Kiwa è quello di assicurare Qualità, Fiducia e Progresso ai clienti offrendo un servizio customizzato a 360 gradi.
Lo studio si è avvalso della collaborazione di Capponi Consulting S.r.l..
Nei prossimi mesi il Comitato per la Sostenibilità Ambientale, di cui fanno parte i soci Duccio Regoli e Nicola Brunetti, valuterà una serie di interventi di compensazione finalizzati ad annullare le emissioni prodotte raggiungendo quindi il “net zero” e contribuendo responsabilmente al contenimento degli sprechi e al raggiungimento degli obiettivi (Substainable Development Goals) fissati dalle Nazioni Unite nell’Agenda 2030 in tema di cambiamento climatico.
Questa certificazione rappresenta il primo passo di una più ampia strategia dello Studio in tema di ESG ed è coerente con l’obiettivo di diventare un soggetto attivo e responsabile nel processo di evoluzione verso standard sempre più importanti in tema ambientale, sociale e di governance.
«Siamo molto soddisfatti per questo traguardo raggiunto – ha detto Bruno Gattai, Managing Partner di Gattai, Minoli, Partners – che testimonia e certifica il nostro focus e impegno in tema di responsabilità ambientale, tema che si inquadra nella più ampia strategia di ESG identity che stiamo perseguendo ed implementando».
«Vogliamo sempre più proporci – ha concluso Bruno Gattai – come un’associazione professionale che metta al primo posto la crescita sostenibile della nostra realtà, delle persone che ci lavorano e del territorio nel quale operiamo e siamo inseriti attraverso una politica di responsabilità attiva che supporti il cambiamento».