PwC TLS con TR Immobiliare nell’interpello interpretativo con il fisco

PwC TLS avvocati e commercialisti, con un team costituito dall’of counsel Giulio Andreani (nella foto) e dal director Angelo Tubelli, ha assistito TR Immobiliare, società proprietaria delle infrastrutture di uno dei terminal portuali di Venezia, nel procedimento di interpello interpretativo all’esito del quale l’Agenzia delle Entrate, accogliendo la soluzione interpretativa prospettata dalla società, ha stabilito che l’indennizzo riconosciuto al conduttore ai sensi dell’art. 1592 c.c., per i miglioramenti infrastrutturali apportati al bene locato con il consenso espresso del locatore, non è soggetto all’imposta sul valore aggiunto, ove non costituisca una remunerazione maturata nell’ambito di un rapporto sinallagmatico.

L’Agenzia ha infatti affermato che non hanno rilevanza ai fini dell’IVA gli interventi infrastrutturali che non sono oggetto di un’obbligazione contrattualmente assunta dal conduttore nei confronti del proprietario dell’immobile locato, se questi si limita a prestare il proprio consenso all’esecuzione di interventi oggetto di un’autonoma iniziativa del conduttore in quanto funzionali per l’esercizio della sua attività.

Di conseguenza, l’indennizzo in questione, in quanto correlato esclusivamente al dato obiettivo dell’incremento di valore assunto dal compendio immobiliare al termine della (prima fase di) locazione, va considerato escluso dall’ambito di applicazione dell’IVA per mancanza del presupposto oggettivo; ciò coerentemente alla giurisprudenza della Corte di Giustizia UE secondo cui, ai fini della rilevanza IVA di un’operazione, deve sussistere una stretta correlazione tra prestazione e controprestazione, che si verifica quando “il compenso ricevuto dal prestatore costituisca il controvalore effettivo del servizio prestato dall’utente” (cfr.Corte di Giustizia, sentenza 23 marzo 2006, Causa C-210/04 e sentenza 3 marzo 1994,Causa C-16/93).

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