Dentons, tra valore aggiunto e processo
di nicola di molfetta
Dopo il tempo sospeso della crisi pandemica, questa fase di ripresa sembra spingere progetti e nuove iniziative professionali. Dentons ha deciso di aggiungere un altro tassello alla sua offerta di servizi dando vita a Convecta. Federico Sutti, managing partner dello studio in Italia e membro del board internazionale della law firm, ne ha parlato in anteprima a Legalcommunity, raccontando un progetto che si muoverà in parallelo con l’attività dello studio. Una mossa che conferma la tendenza ad affiancare allo studio legale multipractice e dedicato alle attività a più alto valore aggiunto, società prodotto che concentrano la loro attività su una specifica area di business.
«Non abbiamo inventato nulla di particolare – dice l’avvocato – è un’idea che abbiamo coltivato da tempo, consapevoli che il mercato tende a separare sempre di più le attività di processo da quelle a valore aggiunto. L’idea è offrire ai clienti un supporto qualificato in aree di commodity».
Convecta si occupa di gestione e recupero crediti in ambito BtoB. Ed è la risultante di una partnership paritetica tra Dentons e Spglegal, dell’avvocato Santi Puglisi,che ricopre anche il ruolo di ceo della nuova società.
«Puglisi contribuisce al progetto con il suo know how e un con un team di persone (saranno nove per cominciare, ndr) qualificato, mentre lato nostro – aggiunge il numero uno di Dentons – portiamo anzitutto una richiesta inevasa da parte di molti clienti». Quello che comincia con Convecta, di fatto, potrebbe essere un trend. «Ci sono molti altri settori e attività di processo che richiedono maggiore efficienza. Adesso vogliamo anzitutto concentrarci su una buona partenza di questa attività e poi, nel 2022, quando vedremo quale sarà stata la risposta del mercato, potremo valutare se lanciare nuovi prodotti sempre nell’attività di processo. Anche per togliere allo studio il “peso” di attività che sono sempre più difficili da rendere qualitativamente in modo competitivo e allo stesso tempo offrire ai clienti un servizio che richiedono».
Alleggerire i carichi di lavoro, o meglio, consentire agli avvocati dello studio di concentrarsi sugli incarichi a maggiore valore aggiunto diventa sempre più necessario soprattutto in una fase di super lavoro come quella che sta attraversando lo studio. «Non ricordo volumi di lavoro simili, in tutti i dipartimenti, neanche nel 2007», dice Sutti.
L’Italia attrae capitali, soprattutto dall’estero. E molte aziende finiscono in pancia a fondi o gruppi di matrice internazionale. «Le Fortune 500 italiane, nel 2000, erano 19. Oggi sono 7» osserva l’avvocato. E questo è senz’altro uno dei motivi che sta alimentando la corsa all’internazionalizzazione di tanti studi italiani. «La strategia del policentrismo che con Dentons abbiamo portato avanti fin dall’inizio si è rivelata…
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