PENSARE ALL’ARIA APERTA E IN MOVIMENTO

di Luca Vitale

Non vorrei cavalcare luoghi comuni spesso abusati, ma stamattina allenandomi in riva al lago (10km di recupero attivo, perché quest'anno ho già fatto quasi trenta gare) ho trovato una soluzione a un problema professionale che da giorni mi tormentava e che riguardava uno dei miei clienti più importanti. La corsa (così come la bici, il fondo e lo scialpinismo) spesso aiuta a pensare e a risolvere situazioni che alla scrivania sembrano senza soluzione. Personalmente sono convinto che dalla corsa si possono trarre grandi benefici professionali, non solo perché se praticata in età giovanile "allena il corpo, la mente e il carattere", ma perché crea alcune condizioni che facilitano la ricerca di nuove soluzioni e di idee vincenti. Ne era convinto anche uno dei maestri del pensiero, come Friedrich Nietzsche che diffidava degli intellettuali che pensano "stando a sedere davanti al calamaio, col ventre sottoposto a compressione, col capo curvo sulla carta" e soprattutto avvisava "di non fidarsi dei pensieri non nati all'aria aperta e in movimento" (Nietzsche, La mia vita. Scritti autobiografici 1856-1869).

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