Avvocati oggi: tra lavoro agile e cartellini da timbrare

di nicola di molfetta

Cosa significa, oggi, fare l’avvocato? Domanda da un milione di euro. Soprattutto perché più si prova a darle una risposta, più ci si accorge di quanto sia complesso e variegato l’universo della professione.

A sollecitare questa riflessione, tuttavia, sono alcuni eventi di questi giorni. In molte law firm internazionali, così come in alcuni grandi studi italiani, si comincia a parlare di agile working o smart working. Il tempo/lavoro degli avvocati di questi studi deve essere sempre più un tempo di qualità. Il che non significa soltanto che deve essere un tempo ben pagato. Ma deve essere un tempo che lascia spazio alla realizzazione delle altre dimensioni della vita individuale: la famiglia, lo svago, lo studio.

Mentre in certe realtà, quindi, si parla di come tutelare il benessere (inteso esattamente come lo stare bene economico e psicofisico) dei collaboratori perché è da questa capacità di tutela che dipende sempre più la possibilità di attirare i talenti migliori, in altre situazioni, soprattutto qui in Italia, si parla di lotta di classe (forense) contro lo sfruttamento dei professionisti e la parasubordinazione.

Il che dimostra, ancora una volta, che esistono almeno due avvocature in Italia.

Il punto è capire se il paradosso temporale che sembra verificarsi quando le si mette l’una accanto all’altra sia inevitabile o sia invece un cortocircuito sanabile. Già perché la teoria dei due mondi diversi o degli universi paralleli, fino a oggi, ha favorito chi, nel Paese, sventolando i vessilli della tradizione ha creato le condizioni per perpetuare dinamiche lavorative post risorgimentali a danno delle nuove generazioni di legali che, tapine, molto spesso si sono fregate con le loro stesse mani sposando un conservatorismo aprioristico che le ha condannate a un presente fatto di grandi difficoltà d’inserimento nel mondo del lavoro e paghe da fame.

La teoria degli universi paralleli è stata a lungo sfruttata da chi, non avendo la forza di annullare i nuovi modelli di organizzazione professionale, ha cercato di ghettizzarli, riconducendoli alla casistica di minoranze dorate, non rappresentative, non significative, avulse dal contesto domestico, aliene rispetto alla giurisdizione italiana. Nulla di meno vero. Non perché non si tratti, ancora oggi, di espressioni minoritarie delle possibili forme di esercizio della professione, ma perché chi appartiene a questa minoranza vive tutt’altro che una condizione privilegiata e dorata.

Mettendo da parte per un secondo le grandi insegne internazionali e i pochi colossi locali, la maggioranza degli studi associati che si sono costituiti nell’arco degli ultimi 15 anni nel Paese lo ha fatto semplicemente cercando di adottare lo spirito imprenditoriale con cui la professione viene svolta in altri contesti, ispirandosi a modelli competitivi e dando vita a realtà che sono innovative e adeguate alla domanda del mercato, ovvero capaci di reggere la sfida della concorrenza e sostenere le richieste della clientela grazie a strutture organizzate anche, anzi soprattutto, nel rispetto delle relazioni tra soci e collaboratori.

Gli studi associati in Italia sono oltre 9mila. Non sono tutte realtà dorate. Non tutti si trovano a Milano o Roma. Ma sono spesso strutture virtuose, legate al territorio e allo stesso tempo proiettate a un’attività su scala nazionale o addirittura internazionale. Sono strutture contemporanee. Create da professionisti che sanno cosa significhi essere avvocati oggi.

Il mercato non è il nemico. Ma la soluzione. A patto che si accetti di conoscerlo e accettarne le regole.

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In sommario

Agorà

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  • PARAZZINI È RESPONSABILE SUD EUROPA DI DEUTSCHE BANK WEALTH MANAGEMENT
  • ZANETTI È HEAD OF COMPLIACE & LEGAL ITALIA DI E.ON
  • MURER ENTRA IN R&P LEGAL
  • AZIMUT PRENDE TRE TOP BANKER PER LA SEDE DI ROMA
  • MARIOTTINI DIVENTA VICE PRESIDENT GLOBAL SALES DI PORSCHE DESIGN
  • LOCONTE AFFIDA IL FISCALE A GIANCOLA
  • BORDOGNA ATTERRA IN CATHAY PACIFIC AIRWAYS
  • CREDEM APRE UN NUOVO UFFICIO A TORINO

Il barometro del mercato
BUSINESS A TRAZIONE CORPORATE
Dalla conquista di Grand Marnier alla quotazione di Enav, passando per il passaggio di Doc Generici a Cvc. Alta pressione sulle transazioni.

Esclusiva
LEGANCE AT WORK
Filippo Troisi racconta a MAG risultati e strategie dello studio: «Nel 2015 l’incassato è arrivato a 69 milioni». «Cresciamo restando efficienti». «Il management è fondamentale». «Ma per non cadere bisogna restare umili».

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ASHURST PREPARA IL RILANCIO  
Cambio della guardia al timone della sede italiana. Stephen Edlmann è il nuovo managing partner. Lo studio prepara nuovi lateral nei settori tax e restructuring. 

Strategie
AVVOCATI, È IL MOMENTO DI CAMBIARE
L’ultimo rapporto Censis fotografa una categoria vittima del suo individualismo, della mancanza di specializzazione e della difficoltà di stare al passo col mercato. Ma che allo stesso tempo è consapevole della necessità di evolvere e ha chiare le strade da percorrere.

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IN2LAW E L’ELOGIO DELLA FLESSIBILITÀ
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Banche
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Tecnologia, internet delle cose, start up e big data. Sono tante le strade che un’azienda o una banca possono intraprendere se vogliono innovare. Ecco le migliori strategie a confronto. 

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L’ITALIA RESTA CENTRALE  NELLA SVOLTA GLOBALE DI LEONARDO & CO 
Parla Matteo Manfredi, amministratore delegato della boutique di consulenza ceduta da Banca Leonardo a Houlihan Lokey: «Il nostro obiettivo è intercettare sempre di più le operazioni crossborder e allargarci a settori industriali del tutto nuovi»

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IL “TRUMP EFFECT” SPAVENTA LE BANCHE USA 
di laura morelli

Dialoghi
ALVINO: «GIÀ SIGLATI CONTRATTI PER 17 MILIARDI»
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Diverso sarà lei
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TROPPA POLITICA SULLE UNIONI CIVILI
Cesare Rimini a Mag : «La legge è stata mutilata. Il problema della stepchild adoption è stato fatto uscire dalla porta e adesso sta rientrando dalla finestra»
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L’intervento
FALSI VALUTATIVI UNA SENTENZA CHE RISCHIA DI ESSERE STORICA
di francesco rubino

Istruzioni per l’uso
PRESENTAZIONI EFFICACI, POWER POINT ADDIO?
di mario alberto catarozzo

le tavole della legge
IL MANDARIN, E QUEL BISTROT DA SCOPRIRE
di giacomo mazzanti

aaa cercasi
La rubrica Legal Recruitment by legalcommunity.it registra questa settimana 21 posizioni aperte, segnalate da 11 studi legali: Accinni Cartolano e Associati, Allen & Overy, Bacciardi Studio Legale, De Matteis, Caiazzo Donnini Pappalardo & Associati, Craca Di Carlo Guffanti Pisapia Tatozzi & Associati, Curtis Mallet-Prevost Colt & Mosle, Freshfields Bruckhaus Deringer, La Scala Studio Legale, Portolano Cavallo, Russo De Rosa e Associati.
I professionisti richiesti sono in totale 24 tra associate, junior associate, trainee.
Le practice di competenza comprendono diritto societario, contenzioso civile, contenzioso societario, banking, finance, international litigation, diritto regolamentare, tax, m&a, antitrust.

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